Visualizza Versione Completa : FM2021 - Creazione di una tattica vincente
BaroneRosso
15-01-2021, 10:06
Football Manager 2021
Concetti, logiche e meccanismi che portano alla creazione di una tattica vincente.
Un sistema di gioco può essere suddiviso in 4 fasi:
• Fase difensiva
• Transizione offensiva
• Fase offensiva
• Transizione difensiva
La prima fase di gioco è la fase difensiva. Questa fase si concretizza pienamente quando la squadra ha completato lo schieramento difensivo prescelto (posizioni dei giocatori nella schermata tattica) e che viene determinato dal cosiddetto ‘modulo di gioco’ (4-4-2, 4-3-3, etc.) che in FM definisce il posizionamento difensivo della squadra. Gli obiettivi della fase difensiva sono quelli di evitare di subire gol e riprendere il possesso palla.
Subito dopo che una squadra ha riconquistato il possesso palla, la fase offensiva inizia con la transizione offensiva, dalla difesa all'attacco. Questa fase coinvolge i giocatori facendoli riposizionare per cercare di portare la palla verso l’area di rigore avversaria. La durata della fase di costruzione dipende da dove la palla è stata riconquistata e da quanto velocemente una squadra sposta la palla in avanti. Se la palla è stata ripresa in alto, la transizione può essere quasi istantanea, mentre una squadra che riconquista la palla nella propria metà campo potrebbe anche scegliere una transizione più graduale ed una fase offensiva più complessa.
Le squadre che mirano a minimizzare la quantità di tempo trascorsa nella fase offensiva adottano uno stile di ripartenza. La premessa di uno stile basato sulle ripartenze è che una squadra è più efficace ed efficiente nel tentare di attaccare prima che la difesa avversaria sia correttamente riposizionata. Ciò può essere ottenuto sia con passaggi a lungo raggio molto diretti che con una rapida successione di brevi passaggi penetranti.
Altre squadre si accontentano di sfruttare la fase offensiva per spostare quanti più giocatori in avanti e tentare di schiacciare le difese avversarie. Questo stile complesso di attacco è realizzato con una sequenza più lunga di passaggi e per avere successo richiede normalmente alla squadra di essere in grado di utilizzare una maggiore varietà di principi e tecniche offensive. Uno stile offensivo complesso è spesso associato con uno stile di gioco basato sul possesso di palla.
La fase offensiva vera e propria ha inizio quando la squadra si è posizionata con successo per effettuare schemi d’attacco nella metà campo avversaria. Lo scopo di questa fase è quello di creare occasioni da gol che possano essere realizzate dagli attaccanti.
Nel caso in cui la squadra perda il possesso palla la fase di recupero inizia con la transizione difensiva della squadra dall'attacco alla difesa. Ciò comporta che i giocatori cerchino di posizionarsi il prima possibile nelle posizioni assegnate dalla ‘schermata tattica’, con l’aiuto degli attaccanti/centrocampisti offensivi che dovrebbero attuare tattiche dilatorie nei confronti del portatore di palla avversario. Una volta riposizionati correttamente tutti i giocatori reinizia la fase difensiva (altezza linea difensiva, pressing, etc., etc.) chiudendo così il ciclo delle fasi di gioco.
BaroneRosso
15-01-2021, 10:07
Stile di gioco
Lo stile di una tattica è l'insieme di istruzioni che dettagliano nello specifico le tecniche ed i metodi che i giocatori utilizzeranno per svolgere le loro responsabilità all'interno del sistema; più nello specifico organizzano il posizionamento di base, le responsabilità e gli schemi di movimento dei giocatori. Ci sono molti aspetti di uno stile di gioco, ma i tre aspetti più importanti sono lo stile difensivo (come i giocatori cercano di proteggere la loro porta e recuperare il possesso di palla), lo stile offensivo (come i giocatori cercano di impostare le manovre offensive) e le tecniche di attacco (come i giocatori utilizzano la palla per ottenere la penetrazione delle difese avversarie).
Con Football Manager 2019 lo stile di gioco sostituisce integralmente la vecchia ‘filosofia di squadra’ (anche se nella schermata tattica troverete sempre un riferimento alla vecchia fluidità di squadra, mantenendo le vecchie denominazioni quali fluida, strutturata, etc.).
Lo stile di gioco è composto da 4 parti:
• Mentalità di squadra
• Fase offensiva
• Fase di transizione
• Fase difensiva
BaroneRosso
15-01-2021, 10:08
Mentalità di squadra
La mentalità stabilisce lo stile di gioco basico della squadra in termini di come i giocatori cercheranno di utilizzare e/o riconquistare la palla, i rischi che dovranno prendersi per attuare tale stile e l’ampiezza di movimento nelle fasi di transizione (ampiezza movimento verticale sul campo - un giocatore con compito ‘attacco’ avrà una fase di transizione in attacco meno ampia con mentalità di squadra ‘difensiva’ rispetto alla mentalità ‘offensiva’). La barra ‘mentalità’ nelle istruzioni personali dei singoli giocatori ti dice quanti rischi quel giocatore è disposto a prendere e quanto può spostarsi col movimento verticale (su e giù per il campo) in fase di transizione.
Nel menù a discesa, le opzioni sono elencate dalla più difensiva (meno rischiosa) alla più offensiva (più rischiosa). La scala relativa alla rischiosità delle varie mentalità è la seguente:
Molto difensiva - rischi molto bassi
Difensiva – rischi bassi
Prudente – meno rischi
Equilibrata – rischi nella norma
Positiva – più rischi
Offensiva – rischi alti
Molto offensiva – rischi molto alti
Prendendo in considerazione tutte le istruzioni tattiche disponibili però appare evidente che per esempio il termine ‘difensiva’ non è sinonimo di ‘catenaccio’ in quanto tramite le relazioni esistenti tra mentalità di squadra/filosofia di gioco/istruzioni di squadra/ruoli e compiti/istruzioni dei giocatori si possono ottenere stili di gioco totalmente diversi e molto più offensivi del termine ‘Difensivo’.
La mentalità influisce su diversi settaggi, dalle posizioni relative tra i giocatori al processo decisionale. Un giocatore con una mentalità offensiva è più probabile che cerchi la giocata rischiosa ma questa attitudine può essere mitigata dandogli compiti difensivi; questo porterà ad una piccola mitigazione senza però stravolgere l’attitudine offensiva del giocatore.
In linea di massima possiamo avere due modi per scegliere la mentalità:
- scegliere la mentalità di squadra in base allo stile di attacco prescelto modificando poi, se necessario, la fase difensiva tramite le istruzioni di squadra
- scegliere la mentalità di squadra basandosi sullo stile difensivo e modificando poi, se necessario, la fase offensiva tramite le istruzioni di squadra
BaroneRosso
15-01-2021, 10:09
Mentalità e fluidità di squadra
Ora che abbiamo identificato ed ordinato le varie mentalità, come si rapporta tutto questo con la ‘fluidità di squadra’? Fondamentalmente quest’ultima colpisce la profondità di una squadra, le distanze tra i singoli giocatori e l’effetto dei ruoli che ricoprono in campo e definisce in che modo la mentalità/libertà di inventare della squadra sono organizzate. La mentalità è l'insieme di istruzioni che organizzano il posizionamento di base, le responsabilità individuali e gli schemi di movimento dei giocatori, mentre la fluidità di squadra è l'insieme di istruzioni che dettagliano le specifiche tecniche ed i metodi che i giocatori utilizzano per svolgere i loro compiti all'interno di un sistema. Una filosofia strutturata in genere crea una squadra allungata con dei gaps tra giocatori mentre una fluida mantiene la squadra più compatta. Le fluidità strutturate fanno riferimento allo ‘spazio’ mentre quelle fluide alla ‘compattezza’. Le prime richiedono giocatori che possono sfruttare/inserirsi negli spazi mentre le altre richiedono ai giocatori movimenti che creino spazi.
La mentalità di squadra prescelta ed i compiti assegnati ai singoli giocatori sono i principali modificatori della fluidità di squadra.
I sistemi con ‘molto strutturato’ e ‘strutturato’ richiedono di pensare a chi cercherà di approfittare degli spazi che dovrebbero crearsi. Questi sistemi hanno bisogno di un qualche ruolo di regia e di compiti che permettano movimenti verticali offensivi e movimenti negli spazi. In alternativa è possibile prendere in considerazione la modifica pesante delle istruzioni dei giocatori. I sistemi ‘strutturati’ avranno i difensori bassi che giocheranno in maniera semplice e senza rischi mentre quelli offensivi si assumeranno molti più rischi. La libertà di inventare sarà ridotta ed i giocatori dovranno focalizzarsi sui loro compiti/ruoli. Un terzino inizierà giocando in maniera prudente, con un compito ‘difensivo’ sarà ancora più prudente mentre con un compito ‘offensivo’ si prenderà molti più rischi.
I sistemi basati su ‘flessibile’ sono bilanciati per principio; è solo necessario considerare come si desidera controllare lo spazio e dove si vuole farlo. La caratterizzazione dello stile di gioco deriverà dal giusto mix tra ruoli/compiti ed istruzioni di squadra. Questi sistemi in definitiva sono i più adattabili.
I sistemi ‘fluido’ e ‘molto fluido’ sono caratterizzati da gruppi di giocatori che lavorano insieme nelle transizioni. Questi sistemi richiedono valori buoni per alcuni tipi di attributi per diversificare i più svariati stili di gioco. Dal momento che tutti i compiti possono lavorare insieme senza soluzione di continuità nelle transizioni, è necessario considerare con attenzione quali giocatori abbiano ruoli creativi e quali invece ruoli di supporto. Lo sbilanciamento di questa proporzione potrebbe portare la squadra a perdere coesione sui fianchi. I sistemi ‘fluidi’ avranno i difensori bassi che giocheranno in maniera un po’ più rischiosa mentre gli attaccanti giocheranno in maniera più conservativa. Ci sarà ampia libertà di inventare per consentire ai giocatori di prendersi iniziative al di fuori di quelle previste dai compiti/ruoli. Un terzino inizierà con un approccio simile a quello della mentalità di squadra; con compito ‘difensivo’ sarà leggermente più conservativo mentre con compito ‘offensivo’ si prenderà qualche rischio in più.
I sistemi strutturati sono onerosi dal punto di vista fisico/atletico mentre i sistemi fluidi richiedono gioco di squadra, impegno, controllo, decisioni e concentrazione.
La ‘fluidità’ definisce la compattezza di squadra col risultato che d esempio quando vediamo una filosofia fluida le distanze relative tra difesa/centrocampo/attacco si riducono. Tuttavia anche questi assetti possono essere modificati tramite la mentalità, le istruzioni del giocatore, le istruzioni del team, gli attributi e le ‘mosse preferite’. La cosa più importante da considerare è che le distanze tra i reparti diminuiscono man mano che si sceglie passando dalle filosofie strutturate a quelle fluide. Ciò significa che i giocatori in base ad alcuni settaggi potrebbero puntare allo stesso target. Per esempio, in un settaggio ‘fluido’ può accadere che un terzino ed un centr.centrale potrebbero tentare di chiudere lo stesso giocatore avversario. La compattezza inoltre rende più facile replicare uno stile di gioco ‘counterpressing’ alla Klopp o mantenere la squadra molto corta.
In un sistema fluido, c'è anche la possibilità che una palla contesa a ridosso del centrocampo, situata tra la linea dei difensori e quella dei centrocampisti, possa essere l’obiettivo di una uscita da parte di un difensore centrale nel tentativo di tagliare le linee di passaggio. I sistemi fluidi sono attraenti, i giocatori sono vicini, si può far muovere la palla in maniera veloce e riprodurre modelli di passaggio intricati. Il rischio che si corre è evidente (intercettazione della palla con la squadra sbilanciata in avanti). Inoltre la mentalità può agire come modificatore del processo decisionale che porta alla scelta del tipo di passaggio da usare.
Tutte queste implicazioni sono significative per la creazione di vari tipi di sistemi di gioco. Un sistema offensivo può essere riprodotto sia con la filosofia ‘fluida’ che ‘strutturata’; il tipo di attacco prodotto sarà diverso a seconda della scelta. Conoscere l’effetto che la scelta di mentalità e filosofie ha sulla squadra è di vitale importanza ma non è detto che tutte le combinazioni possano funzionare efficacemente senza correzioni Ad esempio la fase offensiva potrebbe funzionare meglio con l’accoppiata offensiva/strutturata che con la standard/flessibile. In quest’ultimo caso tutti i settaggi di squadra primari sono impostati come ‘normali’ per cui le fasi di transizione devono essere fatte tramite la selezione di ruoli/compiti dei singoli giocatori ed eventuali istruzioni di squadra secondarie. In caso di carenza di gol, una volta verificato che tutte le scelte fatte sono logiche (compresi i giocatori nei vari ruoli e gli attributi coinvolti) potrebbe essere più efficace spostare la mentalità da equilibrata a positiva od offensiva prima di stravolgere tutta la tattica.
La ‘fluidità’ è uno dei 3 fattori primari che determinano la mentalità individuale del giocatore:
- la mentalità di squadra determina la mentalità collettiva/la strategia di squadra del team
- il compito del giocatore determina il singolo compito all’’interno della strategia collettiva del team
- la fluidità indica come il singolo player faccia prevalere la mentalità di squadra rispetto al singolo compito.
Le disposizioni più strutturate indicano ai giocatori di far prevalere i singoli compiti individuali rispetto alla mentalità di squadra.
La disposizione flessibile bilancia equamente la mentalità di squadra coi singoli compiti dei giocatori.
Le disposizioni più fluide indicano ai giocatori di dare priorità alla mentalità di squadra rispetto ai singoli compiti (da questo aspetto ci si può collegare al concetto di ‘compattezza’).
Ritornando ai vecchi concetti delle sliders prendiamo ad esempio di un trequartista con mentalità di squadra difensiva (8) e compito offensivo:
- disposizione in campo molto strutturata ----? mentalità del giocatore 15
- disposizione in campo flessibile ----? mentalità del giocatore 11
- disposizione in campo molto fluida ----? mentalità del giocatore 8
Come si può notare nel primo caso (molto strutturata)la mentalità del giocatore rimane molto offensiva nonostante quella di squadra sia difensiva mentre nell’ultimo caso (molto fluida) la mentalità del giocatore è pienamente allineata a quella di squadra. Il tutto a parità di compito (offensivo)
BaroneRosso
15-01-2021, 10:10
Ruoli/compiti dei giocatori
I compiti dei giocatori sono divisi in 3 categorie. La mentalità del singolo giocatore definisce l’ampiezza del movimento di transizione e l’attitudine a prendersi dei rischi mentre i singoli compiti dicono ai giocatori come partecipare al gioco nelle transizioni. I giocatori con ‘attacco’, prima attaccano, poi difendono; con ‘supporto’ la priorità dipenderà dalla mentalità della squadra; con ‘difesa’ il giocatore difenderà e basta. Indicativamente durante la fase offensiva si può anche dire che un giocatore con compito ‘difendere’ resterà dietro la linea della palla, uno con ‘supporto’ stazionerà a grandi linee sulla linea della palla spostandosi in base alle istruzioni personali mentre uno con ‘attacco’ si porterà davanti alla linea della palla.
I ruoli definiscono che tipo di lavoro il giocatore deve svolgere in campo. Un terzino con compiti di ‘attacco’ attaccherà quanto un fluidificante, ma nella schermata tattica in posizione difensiva si posizionerà più indietro rispetto al fluidificante. Un fluidificante con compiti di ‘attacco’ durante la transizione offensiva sarà portato ad avanzare più in profondità. Se ho un centrocampo robusto ma avessi la necessità di dare al mio centrocampista centrale offensivo supporto veloce sui fianchi durante la transizione offensiva dovrei scegliere un terzino con compiti offensivi piuttosto che con compiti di supporto.
Una volta definiti compiti e ruoli si può passare all’affinamento/diversificazione delle impostazioni dei giocatori tramite la modifica delle ‘istruzioni’; da notare che le istruzioni dei singoli giocatori si sommano a quelle di squadra, in pratica agiscono insieme.
Ci sono alcune istruzioni contraddittorie che assolutamente non hanno senso. È possibile utilizzare le istruzioni di squadra per fare un sacco di cose ma è necessario aver ben presente cosa comporta modificare ogni singola istruzione. In caso contrario è sempre opportuno procedere per gradi e modificare le istruzioni a piccoli passi.
Una volta che la tattica impostata sembra avere una sua logica bisogna sempre verificare che le carenze non dipendano da giocatori non adatti a tale tattica.
Le caratteristiche dei giocatori con questo motore di gioco influiscono molto di più rispetto ad una volta (quando c’erano le sliders) ed inoltre alcuni comportamenti in campo sono ‘hard-coded’ nel codice del motore di gioco in base al ruolo utilizzato. Pertanto il ruolo scelto definisce molto di più rispetto a prima il comportamento del singolo giocatore.
BaroneRosso
15-01-2021, 10:11
Transizione
Ci sono tante cose da considerare:
La formazione che si sta utilizzando: è sbilanciata verso l'alto o verso il basso?
La mentalità che si sta utilizzando: è difensiva o offensiva?
I ruoli scelti per il sistema: ci sono i giocatori d'attacco adatti e nelle giuste posizioni?
Gli attributi dei giocatori: sono adatti alla transizione rapida?
Esaminando le transizioni è necessario capire se ci sono abbastanza giocatori che vanno a sostegno oppure che si abbassano a difendere ricercando sempre come obiettivo il controllo dello spazio. Indipendentemente dal fatto che si stia utilizzando una mentalità offensiva o difensiva, le posizioni che i giocatori andranno ad occupare durante le transizioni indicano come è impostato il sistema di gioco. Ogni sistema offensivo si può sviluppare in maniera diversa ma tutti hanno una cosa in comune: i pivot di transizione. Questi sono i giocatori che ancorano la tua squadra e riciclano il gioco. Possono essere registi situati in profondità o semplici centrocampisti con compiti di supporto. Ogni sistema li avrà, ed è importante avere abbastanza giocatori di sostegno non troppo distanti tra loro per garantire le opzioni di passaggio.
Osservando le transizioni in campo possiamo fondamentalmente identificare 3 strutture tattiche: ‘sbilanciate in attacco’, ‘neutrali’ e ‘sbilanciate in difesa’.
Il 4-2-3-1 Largo è un sistema sbilanciato in attacco, dove si dispone già di giocatori in posizioni di attacco in fase difensiva. Durante una transizione offensiva da centrocampo, gli esterni offensivi possono facilmente colpire con cross veloci approfittando di un avversario che non ha ancora completamente riassestato le linee difensive. Quindi, a seconda di come ho creato il mio 4-2-3-1 il mio primo obiettivo è quanto presto i miei esterni offensivi inizieranno la transizione offensiva verificando nel frattempo se i miei due centrocampisti centrali possono funzionare come pivot per distribuire in maniera corretta il possesso palla. Le fasi di transizioni in un 4-2-3-1 possono essere soprattutto una questione di velocità. I ruoli sono importanti in questo sistema perché è necessario avere un supporto adeguato per arrivare a sostenere con efficacia il folto gruppo di giocatori offensivi. Dal momento che ci sono già diversi giocatori in posizione di attacco questo sistema può permettere al manager diversi tipi di opzioni per le transizioni, opzioni influenzate da quali giocatori del gruppo di attacco e quali del gruppo di difesa hanno compiti offensivi. Anche la fluidità di gioco svolge un ruolo importante.
Per un sistema neutro come un 4-4-2 l’ottica più importante è invece quella riferita ai ruoli assegnati ai giocatori. Un 4-4-2 può giocare come un 4-3-1-2, 4-3-3, o 4-2-4 tramite la selezione di ruoli/compiti che definiranno le fasi di transizione. Se si dovesse usare come base un 4-4-2 (impostato dalla schermata tattica - è la formazione che la squadra assume in fase di non possesso palla) che ha le tipiche combinazioni laterali ala-terzino non mi aspetterei di avere senza una transizione veloce tanti giocatori disponibili da subito in attacco. Nei sistemi neutri che non sono ‘sbilanciati in attacco’ è pertanto necessario considerare con attenzione i ruoli/compiti da assegnare e le istruzioni di squadra secondarie possono aiutare a velocizzare la transizione offensiva ed approfittare delle ripartenze. Col 4-4-2 infatti la transizione offensiva non è solitamente molto veloce, viste le distanze che i giocatori delle catene laterali (ali e terzini) devono percorrere per portarsi in attacco. Per facilitare queste transizioni ad esempio sarebbe utile dare ad almeno un centrocampista l’opzione ‘passaggi diretti’. Per far funzionare bene questo meccanismo però è necessario assicurarsi anche che le ali ed almeno un attaccante abbiano ruoli/compiti offensivi e l’opzione di muoversi in avanti attivata; oltre a tutto questo sarebbe opportuno che l’attributo ‘senza palla’ degli attaccanti coinvolti in questo meccanismo offensivo abbia un valore alto.
Un esempio di un sistema ‘sbilanciato in difesa’ è il 5-3-2. E’ un sistema notoriamente difensivo che si basa necessariamente sulle ripartenze. Per impostare questo modulo così specifico gli attributi giusti per alcuni giocatori (il creatore di gioco a centrocampo, un attaccante velocissimo che gioca sul filo del fuorigioco, difensori rocciosi) sono assolutamente imprescindibili. Questi giocatori devono permettere alla squadra di attuare ribaltamenti di fronte con grande precisione e facilità perché altrimenti potrebbe essere difficile uscire dalla propria metà campo.
Un 5-3-2 può diventare più offensivo se lo si considera come il posizionamento difensivo riferito ad un 3-4-1-2; in questo caso i giocatori-pivot che devono gestire le transizioni diventano fondamentali (ad esempio terzini-trequartista-almeno un attaccante). E’ veramente necessario inoltre che i giocatori a supporto dei pivot si muovano velocemente e sulle fasce il supporto dei terzini diventa fondamentale. Nel caso ci si accorga che ci sono pochi movimenti validi intorno alla linea di metà campo quando in possesso di palla è probabile che qualcosa nel ruoli/compiti prescelti non stia funzionando correttamente.
BaroneRosso
15-01-2021, 10:11
Fattori che regolano la velocità delle transizioni
Le transizioni possono avvenire in vari modi; possono esserci quelle lente che sono abbastanza comuni nei sistemi neutri oppure possono esserci quelle veloci nei sistemi sbilanciati. Se si utilizza un sistema ‘sbilanciato in difesa’ come un 5-3-2 allora è necessario considerare con molta attenzione il ruolo di alcuni giocatori. Siccome ci sono pochi giocatori in attacco è necessario assicurarsi di avere laterali solidi per portare avanti la palla e una combinazione di giocatori in attacco che si completino a vicenda per poter agire sia su palloni veloci che su quelli più manovrati.
Le transizioni sono influenzate principalmente dai ruoli/compiti dei giocatori. Un compito di ‘attacco’ per esempio indica ad un giocatore di andare avanti e fare un movimento offensivo verticale senza palla. In alcuni ruoli i giocatori possono restare in fascia mentre in altri possono tagliare all’interno del campo; e’ importante sapere che tipo di movimento il ruolo offre. Altro settaggio da considerare sempre è quello relativo al pressing. Il motivo per il quale i ruoli di Incontrista e Centrocampista di quantità sono problematici in alcuni sistemi è principalmente legato alle istruzioni di pressing. L'area di azione dell’Incontrista è così grande che potrebbe essere costretto a grandi rientri in profondità rendendolo così inutile nella maggior parte delle transizioni offensive. Alcuni ruoli nel gioco sono naturalmente predisposti ad essere pivot di transizione; in genere si tratta di giocatori che hanno come istruzione ‘tieni la palla’. Questi giocatori hanno bisogno di avere buoni valori in controllo di palla, freddezza, passaggi, accelerazione, posizione e resistenza. Le transizioni non possono essere troppo schematizzate ma vanno adattate a seconda del sistema che si utilizza; inoltre si devono anche considerare i giocatori a disposizione per poter decidere come gestire queste fasi di movimento. Se i giocatori hanno mediamente scarsa freddezza il 4141 associato a ‘portare la palla in area’ ed a ‘ritmo elevato’ potrebbe portare a perdere un po’ troppo la palla, specie in momenti e/o zone pericolose del campo. Ad esempio quando con la squadra posizionata nella metà campo avversaria il tuo trequartista sbaglia un passaggio laterale innescando il contropiede avversario.
In Football Manager 2021 nulla è assoluto, tutto è relativo a qualcosa. Quando si confrontano le squadre si deve smettere di pensare in termini assoluti. Quando si inizia ad impostare la squadra si devono tenere in considerazione gli attributi dei giocatori necessari a superare gli avversari nei settori chiave. Se a quel punto in alcuni settori riusciamo ad ottenere la superiorità numerica senza però avere risultati altrettanto validi è probabile che a livello di tattica ci sia qualcosa che non va. La comprensione di questa situazione è la chiave di lettura più efficace. Dal momento che tutto è relativo a qualcos'altro, in che modo questi intrecci incidono sulle tattiche? A livello di istruzioni dei singoli giocatori ci sono 3 tipi di compiti che si possono assegnare: difesa, sostegno e attacco. Una volta la mentalità era la sola che incideva sul movimento verticale del giocatore (transizione). Oggi il posizionamento in campo è deciso da vari fattori, tra i quali anche la ‘fluidità di squadra’. L'effetto non è enorme ma tra le varie cose influisce anche sulle interazioni tra i vari ruoli. Se si dispone di una squadra che gioca con mentalità difensiva, e se difensiva è 2 su una scala in cui ad esempio il ‘tutto per tutto’ è 12, un compito difensivo avrà probabilmente mentalità 1, un compito di sostegno potrebbe avere 2 ed un compito di attacco sarà 3. Le varie mentalità dei singoli compiti giocano un ruolo nel regolare per ogni giocatore la propensione al rischio, la loro libertà di inventare, le avanzate in attacco con la palla e la scelta del tipo di passaggio. Gli attributi dei giocatori sono un altro fattore in relazione a questi processi decisionali.
BaroneRosso
15-01-2021, 10:17
Applicazioni dei concetti nel Tactic Creator
In che modo possiamo tradurre una tattica di calcio (inventata o da replicare) in un sistema di gioco adatto a Football Manager?
La formazione difensiva (schermata tattica) assegna le posizioni difensive ai giocatori e stabilisce la disposizione in campo della squadra in fase di non possesso palla una volta consolidate le posizioni dei giocatori all'interno della propria metà campo.
La mentalità stabilisce lo stile di gioco della squadra.
La ‘fluidità’ determina la compattezza e la capacità di improvvisazione del team.
I ruoli principalmente assegnano le responsabilità offensive ai giocatori e stabiliscono i principali schemi di attacco della squadra.
I compiti determinano i movimenti dei giocatori nelle fasi di transizione.
Le istruzioni di squadra non collegate alla mentalità daranno un ulteriore caratterizzazione al nostro stile di gioco. Le istruzioni dei singoli giocatori affinano i compiti da svolgere durante le varie fasi di gioco.
Fase difensiva
• schermata tattica - posizioni dei giocatori senza possesso di palla
• istruzioni di squadra
• verifica della fluidità (compattezza di squadra)
Fasi di transizione
• ruoli dei giocatori
• compiti dei giocatori (difesa-supporto-attacco)
• fluidità di squadra (numero giocatori coinvolti)
• mentalità di squadra (ampiezza movimenti della transizione)
• istruzioni di squadra
Fase offensiva
• istruzioni di squadra
• ruoli dei giocatori
• compiti dei giocatori
• mentalità di squadra
Nel Tactics Creator di Football Manager queste istruzioni possono pertanto essere suddivise in primarie e secondarie.
Le istruzioni primarie impostano le regole di base del sistema tattico e della filosofia di gioco. Queste istruzioni comprendono la mentalità di squadra (stile di gioco), la fluidità (il sistema nella fase di costruzione e di attacco), la formazione rappresentata nel campo di calcio (il sistema nella fase difensiva – schermata tattica) e il ruolo/compito dei singoli giocatori (settaggi individuali).
Le istruzioni secondarie servono per attuare modifiche di minor impatto alle istruzioni primarie con lo scopo di creare sistemi e stili ibridi. Le istruzioni secondarie comprendono le istruzioni di squadra non collegate alla mentalità e le istruzioni individuali dei giocatori.
La scelta della tattica da utilizzare per la nostra squadra può come al solito seguire due strade:
• Imporre la nostra tattica preferita alla squadra e pertanto, una volta verificati gli attributi necessari a far girare bene il nostro sistema, controllare se i giocatori a nostra disposizione sono adatti o se si deve intervenire sul mercato per coprire eventuali lacune
• Scegliere una tattica che si adatti il più possibile alla rosa di giocatori che compongono il nostro team
Una volta fatta la scelta della linea guida da seguire si deve iniziare ad impostare il sistema di gioco che vogliamo utilizzare. I passi logici per provare a creare una tattica efficace sono i seguenti:
• Verifica degli attributi dei giocatori necessari a far funzionare il sistema di gioco che si vuole utilizzare e disponibilità dei giocatori nei vari ruoli da coprire
• Scelta dello stile di gioco che si vuole utilizzare (Tiki-Taka, Gegenpressing o crearne uno nuovo)
• Scelta del modulo di gioco che di solito si riverbera nel posizionamento tramite schermata tattica dei giocatori sul campo di gioco, posizionamento che rispecchia la fase difensiva della squadra
• Definizione di ruoli/compiti dei singoli giocatori
Stile di gioco/fluidità/ruoli/compiti sono strettamente collegati e devono agire insieme in maniera coerente per creare un sistema di gioco vincente.
Il processo logico per scegliere lo ‘stile di gioco’ da applicare alla tua squadra può essere il seguente:
1. Scegli la ‘mentalità di squadra’ più logica per la tua strategia globale.
2. Applica le istruzioni di squadra per rifinire la difesa, la fase di costruzione ed il tipo di attacco da applicare
3. Scegli un modulo che definisca la struttura difensiva della squadra e che si combini con la tua strategia globale
4. Applica i compiti dei singoli giocatori per definire la tua struttura offensiva della squadra
5. Scegli i ruoli e le istruzioni particolari per i singoli giocatori basati sui movimenti che dovranno attuare e sulla loro specializzazione.
6. Verifica che la ‘fluidità di squadra’ sia adatta allo stile di gioco che si vuole utilizzare in base a come i giocatori dovranno far prevalere la loro ‘mentalità di squadra’ rispetto ai compiti individuali.
7. Setta le palle da fermo.
Proviamo ad esempio a creare uno stile di gioco con pochi rischi. Scegliendo ‘difensiva’, senza cambiare altro, il team si impegnerà a fare in modo di non prendere rischi eccessivi specialmente quando in possesso di palla. Ora, se si va alle istruzioni di squadra e si sceglie di giocare con passaggi corti, il team cercherà di gestire la palla con passaggi tra giocatori vicini. Se però non riescono a trovare opzioni valide per il passaggio corto la palla probabilmente andrà persa. Se si aggiunge nelle istruzioni ‘gioca più stretto’ la squadra durante la fase offensiva non cercherà le ali per lanciare la maggior parte degli attacchi ma si focalizzerà anche sulle opzioni centrali. Ora aggiungiamo anche l’opzione ‘mantenere il possesso palla’ e la squadra giocherà con fraseggi brevi e sicuri cercando di mantenere la palla il più possibile. Ora nei ruoli scegliamo un centrocampista ‘tecnico’ e gli diciamo di giocare come regista (sarà un regista basso vista la mentalità scelta). Differenziamo i suoi compiti da quelli di squadra dandogli ‘passaggi misti’ che pertanto gli consentirà di prendere più rischi quando passerà la palla. Scegliamo poi due attaccanti e diamo loro il compito ‘attacco’. Ad uno gli diamo il ruolo di ‘falso 9’ che gli consentirà di allargarsi sulle fasce mentre all’altro diamo il ruolo di ‘centravanti’ per poter agire come finalizzatore. Già così la squadra ha un sistema di gioco ‘base’.
La mentalità ‘difensiva’, dopo aver fatto alcune modifiche, è diventata un sistema di gioco basato sul possesso di palla tramite vie centrali che però può subire accelerazioni improvvise tramite lanci lunghi fatti dal regista prescelto. Ora alziamo un po’ la linea difensiva per non far avvicinare troppo gli avversari. A questo punto aggiungiamo gli altri settaggi mancanti: verifichiamo la fluidità di squadra e definiamo ruoli e compiti dei singoli giocatori. Con una fluidità ‘molto fluida’ il divario tra il regista ed i 2 attaccanti potrebbe essere eccessivo anche se potrebbe adattarsi bene quando si vuole attirare la squadra avversaria nella propria metà campo. A questo punto si potrebbe provare ad alzare ulteriormente la linea difensiva oppure cambiare disposizione ed usare la ‘strutturata’, cercando di focalizzare l’attenzione sui movimenti giusti dei giocatori e sulla struttura dei passaggi. In ‘molto fluida’ la maggior parte dei giocatori supporta le 3 fasi di gioco mentre nella ‘strutturata’ devi porre più attenzione allo sfruttamento degli spazi durante la fase offensiva.
Alla fine di tutto questo percorso la squadra potrebbe perdere quasi tutte le peculiarità che la definivano come ‘difensiva’ per diventare un sistema basato sul possesso di palla.
Mentalità -- > fluidità (compiti dei giocatori) -- > linea difensiva
Qualsiasi stile di gioco si cercherà di replicare/inventare potrebbe servire questo elenco di verifiche:
1. Quanti giocatori devono sempre essere disponibili per difendere? Suggerisce la mentalità
2. Da dove gli attaccanti iniziano la loro transizione offensiva? Quale terzo del campo? Indica dove posizionare i creatori di gioco e che tipo di ruoli assegnare loro (regista basso piuttosto che regista avanzato piuttosto che regista mobile). Un regista basso con un 4-2-3-1 con squadra lunga (filosofia molto strutturata) potrebbe non essere sufficiente a garantire palle efficaci agli attaccanti o cambi di gioco imprevedibili.
3. Chi sono i principali creatori di gioco della squadra? Hanno più di un’opzione di passaggio?
4. Chi sono i ‘faticatori’ della squadra? La ‘fluidità’ dipende da quanti giocatori saranno dedicati al pressing ed al lavoro nella fase difensiva ‘senza palla’.
5. Quando la squadra ha il possesso palla quanti giocatori agiscono a sostegno e quanto distanti sono dal punto di possesso? Verifica se mentalità/compiti dei giocatori e fluidità di squadra corrispondo a quanto desideri.
BaroneRosso
15-01-2021, 10:20
Attributi consigliati per i vari sistemi di gioco
I sistemi strutturati sono onerosi dal punto di vista fisico/atletico per cui è necessario avere buoni valori in gioco di squadra, impegno, resistenza, senza palla per i giocatori offensivi.
I sistemi fluidi richiedono gioco di squadra, impegno, freddezza, decisioni e concentrazione.
Per un sistema basato sul pressing sono necessari buoni valori in gioco di squadra, impegno, aggressività, concentrazione, posizione.
Per utilizzare la difesa alta col fuorigioco i difensori devono avere buoni valori anche in accelerazione, velocità ed intuito.
Una squadra basata sul possesso palla deve avere giocatori con buoni valori in tecnica, passaggi, senza palla, visione di gioco, fantasia.
All’interno di una squadra possiamo pressapoco definire 4 specializzazioni per i vari giocatori: distruttori, gregari, creatori di gioco e finalizzatori.
I distruttori di gioco necessitano di accelerazione, intuito, contrasti e concentrazione.
I gregari necessitano di gioco di squadra, passaggi, contrasti, gioco di prima e decisioni.
I creatori di gioco necessitano di decisioni, passaggi, cross e gioco di prima.
I finalizzatori necessitano di finalizzazione e freddezza.
BaroneRosso
15-01-2021, 10:20
Esempio di ‘stili di gioco’
Esercizio di identificazione di una tattica di gioco, il 4-4-2 di Simeone.
Proviamo ad impostare uno stile di gioco; l'identità di base che voglio è:
• i giocatori devono formare un blocco compatto (‘molto fluido’ oppure usare molti giocatori con compito ‘supporto’)
• fase difensiva: la squadra deve disporsi bassa, passiva, orizzontalmente e verticalmente compatta, con una distribuzione uniforme sul campo; disposizione da mantenere fino a quando l'avversario raggiunge la zona critica del campo (circa 20/25 metri di fronte alla nostra porta). A quel punto deve scattare un pressing robusto ed aggressivo che non dovrebbe lasciare buchi tra giocatori/reparti, visto che la squadra è schierata integralmente in copertura (si potrebbe propendere per strutturato o più strutturato in quanto nei sistemi fluidi i giocatori potrebbero pressare in maniera troppo scoordinata e perdere l’assetto difensivo)
• fase offensiva: cercare di essere veloci nel giropalla. Si deve riconquistare la palla il ??più velocemente possibile (counterpressing), meglio se alti, e possibilmente senza fare rilanci alla cieca (Offensiva, positiva, prudente). Inoltre dovrebbero esserci un sacco di giocatori coinvolti in questa fase; deve pertanto esserci un grande movimento dinamico ed un sacco di penetrazione (quindi almeno un paio di ruoli d'attacco). Aggiungiamo: non voglio avere troppo possesso in quanto ci rende troppo esposti alle ripartenze in caso di perdita della palla; sarebbe invece opportuno far cadere in errore l’avversario.
• Transizione dall'attacco alla difesa: il giocatore che perde la palla dovrebbe immediatamente prepararsi a pressare l’avversario con due o tre giocatori che lo accompagnano coprendolo nel pressing (Counterpressing – sistema molto fluido); se la riconquista del pallone fallisce la squadra si ricompone nel blocco basso difensivo.
• Transizione dalla difesa all'attacco: contropiede rapido dando ruoli e compiti corretti ai giocatori coinvolti (regista, attaccante veloce).
Il modulo prescelto è il 4-4-2 di Simeone ma le interpretazioni possono essere tantissime:
• 4-4-2 Liverpool ‘pass and move’
• 4-4-2 Sacchi - Milan
• 4-4-2 Simeone - Atletico Madrid
• 4-4-2 Ranieri – Leicester
• 4-4-2 Marcelino – Villareal
L’idea è quella di replicare lo stile di Simeone, una squadra dinamica/fluida in attacco ed in difesa, ma il tutto calato in una struttura solida e pertanto potremmo scegliere come filosofia ‘strutturata’.
Dove è posizionato il blocco difensivo? Dove si deve iniziare a difendere? Quali zone del campo devono essere sotto il tuo controllo?
Il punto 2 si ottiene regolando l’altezza della linea difensiva che è il punto dal quale la squadra inizia ad attuare la fase difensiva. Più bassa è la linea difensiva, più la fase di transizione difensiva è lunga in quanto i difensori devono arretrare tanto prima del posizionamento definitivo e dell’inizio dello schieramento difensivo.
Il punto 3 si ottiene dando ‘istruzioni di passaggio‘ corrette ai giocatori chiave (playmaker) con un ritmo di gioco adatto. I rilanci alla cieca accadono spesso quando mancano opzioni di passaggio valide. Per portare in maniera efficace la palla in attacco è necessario avere un buon numero di giocatori coinvolti nella fase di transizione. Più che dalla mentalità le transizioni dipendono dai ‘ruoli’ e ‘compiti’ dei singoli giocatori; con filosofia ‘strutturata’ ad esempio è facile capire quali giocatori sono predisposti a muoversi in fase di transizione (tutti i giocatori con compiti di attacco e con ruoli con specifiche capacità di movimento); l’ampiezza di questo movimento è invece da ricondurre alla mentalità (un giocatore con compito ‘attacco’ avrà una fase di transizione in attacco meno ampia con mentalità di squadra ‘difensiva’ rispetto alla mentalità ‘offensiva’).
Punto 4, questo dipende da dove è posizionata la linea difensiva e dalla filosofia scelta. Con filosofia ‘strutturata’ i giocatori sicuramente rientreranno quanto prima in posizione difensiva. Un efficace counterpressing viene attuato efficacemente solo in presenza di determinate condizioni. La premessa è che i giocatori siano già in fase offensiva e schierati nella metà campo avversaria; a quel punto il giocatore deputato a riconquistare la palla dovrebbe appartenere al ‘gruppo offensivo’ (tramite ‘ruoli’ e ‘compiti’ singoli) ed avere intorno giocatori appartenenti allo stesso ‘gruppo offensivo’. Se non c’è omogeneità di posizione, compiti e ruoli il blocco di giocatori deputato al counterpressing potrebbe non essere efficace.
Il punto 5 può ancora essere influenzata da ruoli prescelti, con il playmaker che potrebbe agire come regista basso tramite lanci lunghi e diretti; anche in questi casi il ruolo scelto può fare la differenza.
Molto molto interessante soprattutto la parte della gestione delle transizioni. Purtroppo nelle piccole squadre è difficile avere due giocatori identici per ogni ruolo e quindi è un continuo imparare nuovi ruoli/mentalità in base ai giocatori.
La parte delle filosofie per me è sempre stata quella più problematica. Non ho mai avuto un buon rapporto con le filosofie strutturate, che avevo sempre associato a tattiche basate sul contropiede ma che, pur avendo sempre privilegiato la fase difensiva, non sono mai riuscito a far rendere. Quindi son sempre fisso alla filosofia flessibile e, raramente, fluida. Ancora di più adesso che la filosofia è data dal numero di compiti (le mie squadre oscillano fra 3D/3S/4A in caso di difesa a 4 e 4D/3S/3A in caso di difesa a 3)
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