ecz
31-10-2019, 12:03
tutte e tre le novità sbandierate, cioè il profilo identitario della società coi suoi obiettivi, il maggior aiuto richiedibile allo staff cui si può delegare gran parte delle scelte di campo, e la plasmabilità dei contratti coi giocatori per pianificarne l'impiego nel corso degli anni mi lasciano perplesso.
sul primo punto non è chiaro se questi obiettivi della società sono statici oppure cambiano nell'arco del medio periodo (3-5 stagioni). E se cambiano, in base a cosa cambiano? Non vorrei che, per fare l'esempio della Lazio, mi trovassi a non poter competere MAI al livello TOP perchè Lotito continua a chiedere di contenere gli stipendi. E poi ci sarà sempre Lotito a vita oppure è previsto anche il turnover presidenziale?
Sul secondo punto - la possibilità di chiedere aiuto allo staff, in linea di principio ineccepibile - non vorrei che alla fine facesse dipendere il gioco da chi ha lo staff migliore. Naturalmente è giustissimo che chi ha i collaboratori migliori abbia anche i suggerimenti migliori, ma cosa dovrebbe fare un manager che ha dei collaboratori scarsi perché la squadra è in terza serie?
Non si scappa da queste due alternative che NON mi piacciono :
1) Il gioco tiene conto della qualità dello staff in modo rigido e coerente e quindi chi ha uno staff al TOP (Juventus, Barcellona) può delegare tutto e dormire sogni tranquilli perché pensano a tutto loro per il meglio ed automaticamente, mentre chi ha uno staff di secondo livello o scarsissimo (ad esempio in serie C) farà i conti con errori tattici che non dipendono da lui (ma dal mediocre staff) ed avrà suggerimenti sempre o di solito sub-ottimali, e quindi è inutile o deleterio chiedere aiuto perché i consigli sarebbero errati;
2) il gioco aiuta il manager in tutti i casi in cui si rivolge al suo staff. L'aiuto è sempre omogeneo per tutti, cioè il gioco ti dà suggerimenti sempre validi, o comunque accettabili a prescindere dal fatto che a darli sia il secondo di Guardiola o il secondo di Waldemar Cipriano, allenatore del Racing Mar de Plata, squadra di terza divisione argentina.
Ma a quel punto a che servirebbe avere uno staff migliore? Perché dovrei cercare aiutanti di qualità e skill superiore pagando fior di milioni?
Anche i nuovi contratti coi piani di impiego mi lasciano perplesso.
Ancora una volta in linea di principio l'idea è giusta ma temo che sarà gestita in modo irrealistico e rigido.
Le aspettative, anche da parte dei giocatori, cambiano in tutte le direzioni e gli eventi imprevisti cambiano i piani contrattuali che, nella vita reale, sono SEMPRE modificabili di comune accordo:
-Un calciatore può rendersi conto che NON può pretendere quanto richiesto l'anno prima perché quando è stato impiegato ha fatto sempre schifo, oppure è stato per lo più infortunato e quindi il piano contrattuale diventare carta straccia;
-all'opposto una giovane promessa può richiedere ben più di quanto previsto nel piano contrattuale perché è subito esploso magari pure diventando nazionale, e quindi il piano contrattuale diventa carta straccia;
-un calciatore può essere tenuto in panchina molto più del previsto se il mancato utilizzo è compensato da uno stipendio adeguatamente più alto del dovuto, da un rinnovo contrattuale anticipato, o da premi-obiettivo legati ai risultati della squadra decisi in un secondo tempo, e quindi il piano contrattuale diventa carta straccia.
insomma la posizione di un calciatore all'interno della rosa può cambiare da fattori non determinabili dalle parti nel lungo periodo - infortuni, cambio di modulo, arrivo di un fuoriclasse - e di ciò deve potersi tenere conto per rinegoziare seriamente tutto. Si chiama manutenzione del contratto.
Altrimenti l'obiettivo di rendere più realistico il gioco ottiene l'effetto opposto, ingessa i contratti e lega le mani ai manager.
Temo che accadrà proprio questo ingessamento e nel FM 21 ci sarà la miglioria "i piani contrattuali a lungo termine possono ora essere rinegoziati sulla base del rendimento del calciatore nell'anno precedente".
sul primo punto non è chiaro se questi obiettivi della società sono statici oppure cambiano nell'arco del medio periodo (3-5 stagioni). E se cambiano, in base a cosa cambiano? Non vorrei che, per fare l'esempio della Lazio, mi trovassi a non poter competere MAI al livello TOP perchè Lotito continua a chiedere di contenere gli stipendi. E poi ci sarà sempre Lotito a vita oppure è previsto anche il turnover presidenziale?
Sul secondo punto - la possibilità di chiedere aiuto allo staff, in linea di principio ineccepibile - non vorrei che alla fine facesse dipendere il gioco da chi ha lo staff migliore. Naturalmente è giustissimo che chi ha i collaboratori migliori abbia anche i suggerimenti migliori, ma cosa dovrebbe fare un manager che ha dei collaboratori scarsi perché la squadra è in terza serie?
Non si scappa da queste due alternative che NON mi piacciono :
1) Il gioco tiene conto della qualità dello staff in modo rigido e coerente e quindi chi ha uno staff al TOP (Juventus, Barcellona) può delegare tutto e dormire sogni tranquilli perché pensano a tutto loro per il meglio ed automaticamente, mentre chi ha uno staff di secondo livello o scarsissimo (ad esempio in serie C) farà i conti con errori tattici che non dipendono da lui (ma dal mediocre staff) ed avrà suggerimenti sempre o di solito sub-ottimali, e quindi è inutile o deleterio chiedere aiuto perché i consigli sarebbero errati;
2) il gioco aiuta il manager in tutti i casi in cui si rivolge al suo staff. L'aiuto è sempre omogeneo per tutti, cioè il gioco ti dà suggerimenti sempre validi, o comunque accettabili a prescindere dal fatto che a darli sia il secondo di Guardiola o il secondo di Waldemar Cipriano, allenatore del Racing Mar de Plata, squadra di terza divisione argentina.
Ma a quel punto a che servirebbe avere uno staff migliore? Perché dovrei cercare aiutanti di qualità e skill superiore pagando fior di milioni?
Anche i nuovi contratti coi piani di impiego mi lasciano perplesso.
Ancora una volta in linea di principio l'idea è giusta ma temo che sarà gestita in modo irrealistico e rigido.
Le aspettative, anche da parte dei giocatori, cambiano in tutte le direzioni e gli eventi imprevisti cambiano i piani contrattuali che, nella vita reale, sono SEMPRE modificabili di comune accordo:
-Un calciatore può rendersi conto che NON può pretendere quanto richiesto l'anno prima perché quando è stato impiegato ha fatto sempre schifo, oppure è stato per lo più infortunato e quindi il piano contrattuale diventare carta straccia;
-all'opposto una giovane promessa può richiedere ben più di quanto previsto nel piano contrattuale perché è subito esploso magari pure diventando nazionale, e quindi il piano contrattuale diventa carta straccia;
-un calciatore può essere tenuto in panchina molto più del previsto se il mancato utilizzo è compensato da uno stipendio adeguatamente più alto del dovuto, da un rinnovo contrattuale anticipato, o da premi-obiettivo legati ai risultati della squadra decisi in un secondo tempo, e quindi il piano contrattuale diventa carta straccia.
insomma la posizione di un calciatore all'interno della rosa può cambiare da fattori non determinabili dalle parti nel lungo periodo - infortuni, cambio di modulo, arrivo di un fuoriclasse - e di ciò deve potersi tenere conto per rinegoziare seriamente tutto. Si chiama manutenzione del contratto.
Altrimenti l'obiettivo di rendere più realistico il gioco ottiene l'effetto opposto, ingessa i contratti e lega le mani ai manager.
Temo che accadrà proprio questo ingessamento e nel FM 21 ci sarà la miglioria "i piani contrattuali a lungo termine possono ora essere rinegoziati sulla base del rendimento del calciatore nell'anno precedente".