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Visualizza Versione Completa : [FM 2019] Quale squadra scelgo?



Khabar
23-11-2018, 23:19
PRESTON NORTH END

Ovvero i primi Invincibles della storia del calcio inglese. Imbattuti vincitori dei i primi due campionati di calcio disputati in Inghilterra (1888-1889, 1889-1890) e della FA Cup del 1889 con il doppio successo del 1889 ovvero il primo double della storia calcistica inglese e mondiale, con entrambe le competizioni vinte senza conoscere alcuna sconfitta e senza concedere alcun gol agli avversari.
Storia, leggenda. Tutti presupposti per tornare a essere grandi.

SHEFFIELD FC

Fondati nel 1857 ed ancora in attività sono il club più antico del mondo e per questo motivo insigniti del FIFA Order of Merit e inseriti nella English Football Hall of Fame. Il calcio, tutto quello che oggi ci appassiona e rende tifosi, parte da questa squadra. Tocca a noi dare onore a questo nome portandolo nell'élite del calcio che conta.

BERLINER FUßALLCLUB DYNAMO

La squadra più titolata dell'ormai defunto campionato di calcio della Germania dell'Est: dieci titoli nazionali consecutivi vinti tra il 1978 e il 1988. Una tradizione rotta dall'ingresso prepotente della storia: la caduta del Muro di Berlino rappresentò la fine di ogni tipo di ambizione.
E se la Dynamo tornasse a competere per qualcosa che conta?

FC MAGDEBURG

Caduti in terza serie, vincitori di una Coppa delle Coppe contro il Milan negli anni 70. L'unica squadra della Germania Est a vincere un trofeo internazionale. Un lampo e un unicuum nella storia del calcio europeo che merita di ritornare agli antichi fasti.

FBC CASALE

Attualmente n serie D, vincitori di uno scudetto nel 1914. La città più piccola a vincere uno scudetto (escludendo la Novese campione "a metà"). I Nerostellati non vogliono rimanere una meteora nel calcio dei tempi che furono. Vogliono uscire dall'alone di leggenda che li circonda per entrare della storia del nostro calcio.

FOOTBALL CLUB PRO VERCELLI 1892

Vincitori di 7 scudetti agli albori del nostro calcio, la Pro è l'unica pluriscudettata a avere sede in una città non capoluogo di regione. Mito e leggenda anche qui, nella cornice del Silvio Piola.


FUTBOL'NYJ KLUB BALTIKA

Sono la squadra calcistica di Kaliningrad, capitale dell' exclave russa tra Polonia e Lituania con accesso al mar Baltico. Trasferte lunghissime, fatica, fusi orari e sentirsi sempre "non a casa", circondati da altri paesi. Basteranno l'orgoglio e l'appartenenza a rendere unica questa avventura?

ROYAL ANTWERP FOOTBALL CLUB

Fondato nel 1880, è stato il primo club ad iscriversi alla Federcalcio belga. Nella sua storia The Great Old ha conquistato quattro campionati e due Coppe nazionali; a livello internazionale il massimo traguardo è stato il raggiungimento della finale della Coppa delle Coppe 1992-1993 nella quale è stato sconfitto dal Parma.

QPR

Il Man City vinse un titolo in modo assolutamente rocambolesco con una vittoria al cardiopalma. Allo stesso modo riuscirono a vincere i Reds di Liverpool nel campionato 1975-76: con 3 gol in tredici minuti al Wolverhampton inizialmente passato in vantaggio riuscirono nell'ultima giornata a diventare Campioni d'Inghilterra sopravanzando i Mavericks, autori di una grande stagione grazie agli schemi di Dave Sexton. Una beffa che merita una rivincita.


TSV 1860 MüNCHEN

I fratelli minori del Bayern in realtà hanno radici molto più profonde nella storia del calcio tedesco: a differenza dei concittadini, è una delle squadre fondatrici della Bundesliga. Aanche se ha militato per buona parte degli anni ottanta in terza divisione, nella sua storia ha comunque vinto un titolo tedesco e due Coppe di Germania. A livello internazionale, invece, il risultato di maggior prestigio è il raggiungimento della finale nella Coppa delle Coppe 1964-1965.

PALMEIRAS

La Società Sportiva Palmieri fu fondata il 26 agosto 1914 da immigrati italiani dopo la tournée brasiliana delle squadre del Torino e della Pro Vercelli. La Palestra Italia ha avuto tra le sue fila Djalma Santos, Vavá e Roberto Carlos. Riuscirà questa anima italiana a rendere diverse, speciale, e vincente in Brasile, in Sudamerica e nel mondo questo club ancora più di quello che è stato fino a ora?

NOTTINGHAM FOREST

Brian Clough. Uno scudetto da neopromossa. Due Coppe dei Campioni consecutive. Hillsborough. Il Garibaldi Red. Una squadra che pare l'emblema del "vorrei ma non posso". Ormai da anni si tenta di rimettere in piedi la baracca e riportare il club dove merita: ai vertici del calcio inglese.

CELTIC GLASGOW

Una sfida particolare: cosa ne pensate dei Lisbon Lions? Di vincere una Coppa Campioni con tutti giocatori scozzesi? Non solo, tutti giocatori nati entro 30 miglia da Glasgow. E se addirittura tutti questi fossero provenienti dal vivaio biancoverde? E' ripercorribile rimettere in piedi una identità di questo tipo? E vincere con questa politica sportiva?

PERUGIA

Si può disputare un campionato ai massimi livelli e non vincere nulla? Certo. Si può addirittura stabilire il primato di non subire alcuna sconfitta ma non riuscire a vincere nulla? Certo. Questa è la storia del Perugia guidato da Ilario Castagner che con Roberto Marconcini, Pierluigi Frosio, Franco Vannini, Renato Curi (l'anima di quel gruppo) e il "compagno" Paolo Sollier che da imbattuto vide vincere gli altri. C'è bisogno di riscatto.

FUßBALL-CLUB ST. PAULI VON 1910

Una squadra con sede nel quartiere a luci rosse. Una tifoseria di sinistra che sostiene apertamente l'antifascismo, che lotta contro razzismo e omofobia. Un sostegno partecipazione alle tradizionali manifestazioni, come ad esempio il Hafenstraße e Bambule. Un fenomeno quasi pop, citato in canzoni. Non solo una squadra, più un piccolo universo.

STADE DE REIMS

Agli albori del calcio moderno a contendere la appena nata Coppa dei Campioni al Grande Real Madrid ci fu una squadra francese. No, non il PSG degli sceicchi. A rendere dura, almeno un po', la vita ai blancos, ci fu lo Stade de Reims. Lo Stade di Kopa, di Just Fontaine, che provò a diventare grande e invece si avviò verso un lento ma costante declino. Fino al ritorno, recente, in Ligue 1. E' il momento giusto per guidare quella squadra a prendesi la rivincita sulla storia.

MOL VIDI FOOTBALL CLUB

Chi? Stiamo parlando di quello che a cavallo degli anni 70 e 80 si chiamava Videoton SC, e che riuscì a diventare "qualcuno" anche a livello europeo. Eliminare in successione il Dukla Praga, il Paris Saint Germain, il Partizan Belgrado, il Manchester United e lo Zeljeznicar, vincendo tutti gli incontri casalinghi non è cosa da poco, no? Questo fu il percorso degli ungheresi nella Coppa UEFA 1983-1984. Nella finale solo il Real Madrid (ancora!) ferma l'impresa.


Questi vogliono solo essere spunti per farmi venire l'appetito e scegliere una squadra che possa non solo essere fatta di undici uomini sul campo, tattiche e calcio mercato. Ma che possa entrarvi sottopelle e che possiate sentire come "vostra". Non vuole essere una guida "definitiva": mancano tante squadre (l'Honvéd di Puskas, l'Alavés che perse in modo assurdo una finale UEFA, il Southampton e il suo incredibile settore giovanile, la dea nerazzura, gli xeneixes del Boca, il San Lorenzo, e tante altre), ma speriamo di avervi dato modo non solo di appassionarvi a una squadra di cui diventare manager, ma anche di scoprire storie di calcio, storie di uomini.

BONUS TRACK

Non sapete proprio quale squadra scegliere?
FM Club Finder
https://www.fmscout.com/clubs.html

Un utilissimo tool che vi permetterà di trovare la squadra perfetta per la vostra avventura a FM!

Buon gioco a tutti!

Garlic
23-11-2018, 23:34
:hail:

Giangy
24-11-2018, 11:09
Nottingham Forrest tutta la vita

Teo77
26-11-2018, 09:16
Per me la Pro Vercelli

mienos
03-12-2018, 20:57
Ho iniziato da poco una nuova partita. Mi hanno affascinato le bianche scogliere di Dover, quinta serie inglese. Dopo due anni, e due promozioni, mi contatta il Nottingham Forrest. 20esimo classificato in Championship e finanze a rischio... A questo punto che fai, non accetti!?!?

grigiorosso
03-12-2018, 23:33
Ho iniziato da poco una nuova partita. Mi hanno affascinato le bianche scogliere di Dover, quinta serie inglese. Dopo due anni, e due promozioni, mi contatta il Nottingham Forrest. 20esimo classificato in Championship e finanze a rischio... A questo punto che fai, non accetti!?!?

CIoè fai 2 promozioni dalla vanarama alla first division e ti contatta il nottingham forrest in championship e... non posti una disquisizione tattica??? :omg:

mienos
04-12-2018, 07:44
Promozioni ottenute con un fantastico connubio tra magia e c*lo! 2 anni di mercato di parametri 0 che neanche Galliani! Bilancio costantemente in perdita. Parto con un 4-2-3-1 da squadra già rodata, ma capisco presto che giochiamo a livelli di scapoli contro ammogliati, con una squadra piena di fabbri.
A metà del primo anno si cambia! 4-3-3! Ma niente a che vedere con Zeman! Difesa solida, 3 mediani, palla lunga e ci pensano i 3 li davanti (2 ali e una punta).
Si inizia a correre... ottimi risultati senza mai sbalordire, sconfitte assurde tipo 4-0 in casa contro l’ultima in classifica, ma va be... vediamo tutto nel complesso generale. All’ultima giornata, primo posto.

Si riparte con un nuovo mercato di parametri 0, confidando di aver portato qualche artigiano in più in aggiunta ai miei fabbri. In realtà, a salvarsi sono 2/3 operai, ma meglio di niente. Campionato altalenante, a fine girone di andata sono all’ottavo posto, ma la classifica è corta. Da febbraio si inizia a volare e ottengo una promozione con 3 giornate di anticipo. ????????????

Mi sento Mourinho e mi chiedo perché dai piani alti non ci si accorga di me. Dopo pochi giorni dalla chiusura del campionato, un giornalista mi parla di un interessamento del Nottingham. Apprezzo molto ma rimango vago... ci corteggiamo per qualche settimana, i tifosi apprezzano il mio nome, mi chiamano ad un colloquio e il Dover mi offre di restare... interessante si, ma senza sbocchi. Arriva l’offerta... e a breve si comincia!

Harima83
01-04-2019, 22:29
CAMPIONATO AUSTRIACO

Qui ho spiegato le mie impressioni e il regolamento.
https://www.fmita.it/forum/showthread.php?8530-FM2019-VERSIONE-19-3-4-DISCUSSIONE-GENERALE-NO-SUPPORTO&p=349815&viewfull=1#post349815



Ora un excursus sulle squadre

Salisburgo è una forza della natura. Se lo si sceglie, l'obiettivo naturale sarà quello di dominare l'Austria (da quest'anno sono state introdotte le squadre B, per cui si può fare incetta di talenti e mandarli a farsi le ossa in seconda divisione o nelle leghe regionali), agguantare gli ottavi di Champions e realizzare lentamente il sogno di raggiungere la finale.


Rapid Vienna e Austria Vienna sono ormai nobili decadute (il Milan e l'Inter dell'Austria). Riportarle in alto è complicato, soprattutto considerando lo strapotere economico del Salisburgo.


Il Wolfsberger nonostante 88 anni di esistenza è riuscito solo da pochi anni ad arrivare alla prima divisione (lo stadio è piccolissimo, solo 7000 posti).


L'Hartberg (stadio ancor più piccolo con soli 4000 posti) quest'anno per la prima volta è riuscito a raggiungere la massima serie. L'Hartberg è stato anche protagonista di una piccola favola nella Coppa di Lega: la prima pagina della sua avventura in coppa si colloca nel 1994-95, anno in cui, oltre a guadagnare una storica promozione nelle Regionliga di terza divisione, riuscì a giungere alle semifinali di coppa, perdendo contro il Leoben (sulla quale ci ritorniamo dopo). La seconda pagina di quest'avventura proseguì nel 2011-12, in quella che fu niente meno che una delle giornate più emozionanti di sempre per i tifosi dell'Hartberg e di tutta la storia del calcio austriaco. In quell'aprile del 2011, l'Hartberg militava in seconda divisione all'ultimo posto (alla fine si sarebbe salvata vincendo i play-out) e nei quarti di coppa, di per sé un eccellente risultato, si ritrovò i giganti dello Sturm Graz, i campioni uscenti della Bundesliga.

L'Hartberg segnò un goal al 34° e, allo scadere del fine del primo tempo, lo Sturm Graz agguantò il pareggio. Le squadre si prepararono a rientrare negli spogliatoi, e...arrivò il secondo goal dell'Hartberg! Incredibile! Stava succedendo davvero!? In casa dello Sturm Graz? In una partita dall'esito scontatissimo (così scontato che ci furono soltanto 4000 spettatori paganti)? La notizia fece rapidamente il giro dei social, e molti accesero tv e radio per vedere ciò che stava succedendo. Iniziò quindi il secondo tempo. L'Hartberg tenne duro, ma lo Sturm Graz riacciuffò il pareggio, attaccando per tutto il resto del secondo tempo. Supplementari che sembrano inevitabili, ma...Espulsione per un giocatore dello Sturm Graz! Poco prima dello scadere.
Si andò ai supplementari.

L'Hartberg si stava comportando con grande onore, dimostrando un'immensa forza d'animo. Quella squadretta di seconda divisione, ultima in classifica, reggeva alla pressione di un avversario insuperabile. "Bravi a spingerli fino ai supplementari" pensarono tutti, compresi i tifosi dell'Hartberg. C'era soddisfazione da parte loro. E i tifosi dello Sturm Graz, i giornalisti e i telecronisti erano intrigati e divertiti nel vedere quegli avversari che tanto provavano a resistere ai continui attacchi e ai dribbling talvolta irridenti nei confronti di quei giocatori da periferia. Fu in quel momento (come avrebbe rivelato qualche giocatore successivamente), proprio nell'istante in cui le squadre si prepararono per i supplementari, poco prima che l'arbitro fischiasse l'inizio degli ultimi 30 minuti di partita, che i giocatori dell'Hartberg si guardarono attorno respirando quell'aria da circo che aleggiava intorno a loro. Avevano intrattenuto il pubblico sugli spalti, i giornalisti e i telespettatori (si registrarono picchi di share altissimi nei tempi supplementari) più di quanto chiunque potesse aspettarsi, giustificando il prezzo del biglietto per quei pochi che andarono allo stadio. Era tutto lì. Dall'essere la squadretta da far fuori con quattro goal di scarto, o umiliarla con un risultato peggiore, prolungarono l'esito di una partita scontata fin dall'inizio, senza che nessuno si illudesse sulle possibilità di sovvertirla.

"Alla fine del primo tempo eravamo euforici, ma nel corso della partita ci accorgemmo che nessuno ci stava prendendo sul serio. Avevano tutti quest'aria divertita, dovunque ti guardavi, i raccattapalle, le persone a bordo campo...Era come se stessero vedendo un film di cui si conosce il finale ma sempre piacevole da rivedere. Persino il nostro allenatore sembrava più divertito che concentrato. Forse era perché avevo solo 20 anni e quella era la partita più importante che avessi mai giocato fino a quel momento, ma provai un profondo turbamento quando mi resi conto di tutto questo. Dopo di che, sentii una fortissima rabbia", così avrebbe detto anni dopo Manuel Prietl, l'autore del primo goal.
Lukas Mössner: "Ci sentivamo dei burattini. Ero furioso. Tutt'oggi mi chiedo cosa diamine fosse preso a tutti quanti".
Vait Ismaili: "Subentrai dalla panchina, e a differenza dei giocatori in campo, io sentivo quello che dicevano sugli spalti, i commenti di chi era vicino...Se il portiere dello Sturm Graz si impegnava in una parata difficile, erano più stupiti del tiro di un nostro giocatore che di quella parata."
Jürgen Rindler, portiere e capitano: "La verità è che pensavano che fossimo venuti lì per una scampagnata. E nei giorni precedenti, nemmeno noi avevamo aspettative. Forse neanche al fischio d'inizio, perché ricordo che volevamo fare solo una partita dignitosa. Poi arrivò il primo goal, il pareggio e il vantaggio del primo tempo. Eravamo ancora con l'adrenalina di quel goal allo scadere, ma negli spogliatoi potevamo udire oltre la parete quelli dello Sturm Graz parlare di vacanze, grigliate di carne, e altre cose che evito di riportare ma che vi lascio immaginare. Avevano la testa ovunque tranne che alla partita. Le loro risate si sentivano lungo i corridoi. Non sapevano ancora che poi avrebbero smesso di ridere..."

L'arbitro diede il via agli ultimi due spicchi di gara. Il primo tempo supplementare si concluse senza sussulti. Lo Sturm Graz sembrava però aver perso un po' il controllo della gara giocando in inferiorità numerica, ma non la supponenza di chi si sentiva superiore.
E venne così il secondo tempo supplementare. E con esso, il calcio di rigore per l'Hartberg. Mössner al dischetto. GOAL! Quei pochi tifosi dell'Hartberg sugli spalti impazzirono. Non sembrava vero. I giocatori mantennero calma e compostezza. Non potevano e non dovevano illudersi. Lo Sturm Graz si gettò in avanti con tutte le forze, lasciando praterie aperte nella loro metà campo. Ma dovevano rischiare se volevano pareggiare. Lo Sturm Graz entrò in area, tiro all'altezza del dischetto...Ribattuto da un difensore. Lancio lungo in avanti, azione rapidissima fino a servire Ismaili in area, a porta vuota, a siglare il 4-2 per l'Hartberg.
Fu quasi come vincere uno scudetto, anche se i festeggiamenti furono intiepiditi dal pensiero dell'ultimo posto in classifica. Ma quella sera l'Hartberg battè i giganti, e i soldati di quella squadra, al fischio finale, si gettarono sotto le gradinate di quel manipolo di tifosi che li seguì con affetto a vedere quella partita con lo Sturm Graz. Quella partita che doveva essere solo una formalità.

A FM, completiamo le pagine della favola: portiamo l'Hartberg a vincere la coppa!


Dal minuto 2:35


https://www.youtube.com/watch?v=ICJUOA5GCyc&t=425s






Leoben: fondata negli anni '20, il Leoben ha ottenuto pochi risultati importanti, dei quali il più significativo è la finale di Coppa di Lega del 1995 (il club era in seconda divisione) sconfiggendo l'Hartberg in semifinale e persa contro il Rapid Vienna nonostante una prestazione superiore rispetto agli avversari. Attualmente milita in quarta divisione.

Wolves85
03-04-2019, 22:23
CAMPIONATO AUSTRIACO

Qui ho spiegato le mie impressioni e il regolamento.
https://www.fmita.it/forum/showthread.php?8530-FM2019-VERSIONE-19-3-4-DISCUSSIONE-GENERALE-NO-SUPPORTO&p=349815&viewfull=1#post349815



Ora un excursus sulle squadre

Salisburgo è una forza della natura. Se lo si sceglie, l'obiettivo naturale sarà quello di dominare l'Austria (da quest'anno sono state introdotte le squadre B, per cui si può fare incetta di talenti e mandarli a farsi le ossa in seconda divisione o nelle leghe regionali), agguantare gli ottavi di Champions e realizzare lentamente il sogno di raggiungere la finale.


Rapid Vienna e Austria Vienna sono ormai nobili decadute (il Milan e l'Inter dell'Austria). Riportarle in alto è complicato, soprattutto considerando lo strapotere economico del Salisburgo.


Il Wolfsberger nonostante 88 anni di esistenza è riuscito solo da pochi anni ad arrivare alla prima divisione (lo stadio è piccolissimo, solo 7000 posti).


L'Hartberg (stadio ancor più piccolo con soli 4000 posti) quest'anno per la prima volta è riuscito a raggiungere la massima serie. L'Hartberg è stato anche protagonista di una piccola favola nella Coppa di Lega: la prima pagina della sua avventura in coppa si colloca nel 1994-95, anno in cui, oltre a guadagnare una storica promozione nelle Regionliga di terza divisione, riuscì a giungere alle semifinali di coppa, perdendo contro il Leoben (sulla quale ci ritorniamo dopo). La seconda pagina di quest'avventura proseguì nel 2011-12, in quella che fu niente meno che una delle giornate più emozionanti di sempre per i tifosi dell'Hartberg e di tutta la storia del calcio austriaco. In quell'aprile del 2011, l'Hartberg militava in seconda divisione all'ultimo posto (alla fine si sarebbe salvata vincendo i play-out) e nei quarti di coppa, di per sé un eccellente risultato, si ritrovò i giganti dello Sturm Graz, i campioni uscenti della Bundesliga.

L'Hartberg segnò un goal al 34° e, allo scadere del fine del primo tempo, lo Sturm Graz agguantò il pareggio. Le squadre si prepararono a rientrare negli spogliatoi, e...arrivò il secondo goal dell'Hartberg! Incredibile! Stava succedendo davvero!? In casa dello Sturm Graz? In una partita dall'esito scontatissimo (così scontato che ci furono soltanto 4000 spettatori paganti)? La notizia fece rapidamente il giro dei social, e molti accesero tv e radio per vedere ciò che stava succedendo. Iniziò quindi il secondo tempo. L'Hartberg tenne duro, ma lo Sturm Graz riacciuffò il pareggio, attaccando per tutto il resto del secondo tempo. Supplementari che sembrano inevitabili, ma...Espulsione per un giocatore dello Sturm Graz! Poco prima dello scadere.
Si andò ai supplementari.

L'Hartberg si stava comportando con grande onore, dimostrando un'immensa forza d'animo. Quella squadretta di seconda divisione, ultima in classifica, reggeva alla pressione di un avversario insuperabile. "Bravi a spingerli fino ai supplementari" pensarono tutti, compresi i tifosi dell'Hartberg. C'era soddisfazione da parte loro. E i tifosi dello Sturm Graz, i giornalisti e i telecronisti erano intrigati e divertiti nel vedere quegli avversari che tanto provavano a resistere ai continui attacchi e ai dribbling talvolta irridenti nei confronti di quei giocatori da periferia. Fu in quel momento (come avrebbe rivelato qualche giocatore successivamente), proprio nell'istante in cui le squadre si prepararono per i supplementari, poco prima che l'arbitro fischiasse l'inizio degli ultimi 30 minuti di partita, che i giocatori dell'Hartberg si guardarono attorno respirando quell'aria da circo che aleggiava intorno a loro. Avevano intrattenuto il pubblico sugli spalti, i giornalisti e i telespettatori (si registrarono picchi di share altissimi nei tempi supplementari) più di quanto chiunque potesse aspettarsi, giustificando il prezzo del biglietto per quei pochi che andarono allo stadio. Era tutto lì. Dall'essere la squadretta da far fuori con quattro goal di scarto, o umiliarla con un risultato peggiore, prolungarono l'esito di una partita scontata fin dall'inizio, senza che nessuno si illudesse sulle possibilità di sovvertirla.

"Alla fine del primo tempo eravamo euforici, ma nel corso della partita ci accorgemmo che nessuno ci stava prendendo sul serio. Avevano tutti quest'aria divertita, dovunque ti guardavi, i raccattapalle, le persone a bordo campo...Era come se stessero vedendo un film di cui si conosce il finale ma sempre piacevole da rivedere. Persino il nostro allenatore sembrava più divertito che concentrato. Forse era perché avevo solo 20 anni e quella era la partita più importante che avessi mai giocato fino a quel momento, ma provai un profondo turbamento quando mi resi conto di tutto questo. Dopo di che, sentii una fortissima rabbia", così avrebbe detto anni dopo Manuel Prietl, l'autore del primo goal.
Lukas Mössner: "Ci sentivamo dei burattini. Ero furioso. Tutt'oggi mi chiedo cosa diamine fosse preso a tutti quanti".
Vait Ismaili: "Subentrai dalla panchina, e a differenza dei giocatori in campo, io sentivo quello che dicevano sugli spalti, i commenti di chi era vicino...Se il portiere dello Sturm Graz si impegnava in una parata difficile, erano più stupiti del tiro di un nostro giocatore che di quella parata."
Jürgen Rindler, portiere e capitano: "La verità è che pensavano che fossimo venuti lì per una scampagnata. E nei giorni precedenti, nemmeno noi avevamo aspettative. Forse neanche al fischio d'inizio, perché ricordo che volevamo fare solo una partita dignitosa. Poi arrivò il primo goal, il pareggio e il vantaggio del primo tempo. Eravamo ancora con l'adrenalina di quel goal allo scadere, ma negli spogliatoi potevamo udire oltre la parete quelli dello Sturm Graz parlare di vacanze, grigliate di carne, e altre cose che evito di riportare ma che vi lascio immaginare. Avevano la testa ovunque tranne che alla partita. Le loro risate si sentivano lungo i corridoi. Non sapevano ancora che poi avrebbero smesso di ridere..."

L'arbitro diede il via agli ultimi due spicchi di gara. Il primo tempo supplementare si concluse senza sussulti. Lo Sturm Graz sembrava però aver perso un po' il controllo della gara giocando in inferiorità numerica, ma non la supponenza di chi si sentiva superiore.
E venne così il secondo tempo supplementare. E con esso, il calcio di rigore per l'Hartberg. Mössner al dischetto. GOAL! Quei pochi tifosi dell'Hartberg sugli spalti impazzirono. Non sembrava vero. I giocatori mantennero calma e compostezza. Non potevano e non dovevano illudersi. Lo Sturm Graz si gettò in avanti con tutte le forze, lasciando praterie aperte nella loro metà campo. Ma dovevano rischiare se volevano pareggiare. Lo Sturm Graz entrò in area, tiro all'altezza del dischetto...Ribattuto da un difensore. Lancio lungo in avanti, azione rapidissima fino a servire Ismaili in area, a porta vuota, a siglare il 4-2 per l'Hartberg.
Fu quasi come vincere uno scudetto, anche se i festeggiamenti furono intiepiditi dal pensiero dell'ultimo posto in classifica. Ma quella sera l'Hartberg battè i giganti, e i soldati di quella squadra, al fischio finale, si gettarono sotto le gradinate di quel manipolo di tifosi che li seguì con affetto a vedere quella partita con lo Sturm Graz. Quella partita che doveva essere solo una formalità.

A FM, completiamo le pagine della favola: portiamo l'Hartberg a vincere la coppa!


Dal minuto 2:35


https://www.youtube.com/watch?v=ICJUOA5GCyc&t=425s






Leoben: fondata negli anni '20, il Leoben ha ottenuto pochi risultati importanti, dei quali il più significativo è la finale di Coppa di Lega del 1995 (il club era in seconda divisione) sconfiggendo l'Hartberg in semifinale e persa contro il Rapid Vienna nonostante una prestazione superiore rispetto agli avversari. Attualmente milita in quarta divisione.

manca il First Vienna FC, la squadra più antica d'Austria

Suxmario
05-11-2019, 22:05
io inizio sempre la prima stagione con la squadra del cuore, la Juventus (zebre:):):))

Teo77
08-11-2019, 23:50
Ovviamente il primo anno anno e mezzo la mia squadra Lazio, poi come successo nelle edizioni passate mi cacciano e divento uno dei migliori allenatori in Europa vincendo tutto.