geofriFMITA
12-05-2018, 17:30
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La prima settimana di Giro si concluderà con la tappa più dura di questo inizio di Corsa Rosa, quella con arrivo sul Gran Sasso d'Italia. La frazione è molto lunga, ben 225 chilometri, ma per i primi 100 i corridori incontreranno soltanto pianura lungo un'ampia strada a scorrimento veloce. Il panorama cambierà a Castel di Sangro quando la corsa si immetterà in Abruzzo. Qui la strada si impennerà verso Roccaraso, primo GPM (di seconda categoria) di giornata; si tratta della prima metà dell'ascesa verso Aremogna dove nel 2016 si impose Tim Wellens. Dopo questa prima asperità una lunga discesa per superare i due Traguardi Volanti di Popoli e Bussi sul Tirino e approcciare l'impegnativo finale di tappa. Gli ultimi 47 chilometri saranno infatti quasi costantemente in salita, suddivisa ufficialmente in due GPM. Si inizia con i 13 chilometri al 6% che condurranno il gruppo a Calascio; poi una ventina di chilometri in falsopiano al 3-4% per giungere ai piedi delle rampe che conducono a Campo Imperatore, l'ampio altopiano nel cuore del massiccio del Gran Sasso. I big si giocheranno tutto negli ultimi 5000 metri con difficoltà crescenti fino alla rampa al 15% che immette nell'ultimo chilometro. La salita di per sé non è impossibile, ma giunge al termine di una tappa lunga e impegnativa dopo una settimana di corsa ricca di trabocchetti.
La prima settimana di Giro si concluderà con la tappa più dura di questo inizio di Corsa Rosa, quella con arrivo sul Gran Sasso d'Italia. La frazione è molto lunga, ben 225 chilometri, ma per i primi 100 i corridori incontreranno soltanto pianura lungo un'ampia strada a scorrimento veloce. Il panorama cambierà a Castel di Sangro quando la corsa si immetterà in Abruzzo. Qui la strada si impennerà verso Roccaraso, primo GPM (di seconda categoria) di giornata; si tratta della prima metà dell'ascesa verso Aremogna dove nel 2016 si impose Tim Wellens. Dopo questa prima asperità una lunga discesa per superare i due Traguardi Volanti di Popoli e Bussi sul Tirino e approcciare l'impegnativo finale di tappa. Gli ultimi 47 chilometri saranno infatti quasi costantemente in salita, suddivisa ufficialmente in due GPM. Si inizia con i 13 chilometri al 6% che condurranno il gruppo a Calascio; poi una ventina di chilometri in falsopiano al 3-4% per giungere ai piedi delle rampe che conducono a Campo Imperatore, l'ampio altopiano nel cuore del massiccio del Gran Sasso. I big si giocheranno tutto negli ultimi 5000 metri con difficoltà crescenti fino alla rampa al 15% che immette nell'ultimo chilometro. La salita di per sé non è impossibile, ma giunge al termine di una tappa lunga e impegnativa dopo una settimana di corsa ricca di trabocchetti.