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Colin_n7
18-07-2016, 18:44
Serie A, arriva la svolta: moviola in campo dal 1° ottobre

Svolta nel mondo del calcio: la moviola in campo non è più solo un’utopia. E’ stata infatti approvata oggi la sperimentazione del VAR, dopo che la Federcalcio si era detta disponibile ad assumersi i costi necessari. Queste le dichiarazioni del presidente della Lega*Maurizio Beretta: “E’ stato approvato con un impegno di spesa condiviso con la Federazione, quindi siamo pronti a sperimentare la partenza del Var. E’ un’operazione in collaborazione stretta con la FIGC che si accollera’ all’incirca il 50% del costo, nei prossimi giorni finalizzeremo tutti i contratti e partiremo il prossimo mese di ottobre, in occasione della settima giornata di campionato“.*La rivoluzione verrà introdotta il primo di Ottobre, in occasione della settima giornata del campionato di serie A.




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simon741
18-07-2016, 18:57
Addio 6° scudetto :uffi:

olivar
18-07-2016, 18:58
Che senso ha a campionato in corso?

Con che modalità sarà in uso?

pazza_inter
18-07-2016, 19:27
Con che modalità sarà in uso?

credo quelle ufficialmente previste dalla FIFA :sisi:


Cosa è il VAR e in cosa consiste l'esperimento proposto dalla Fifa? Nel senso comune la definiamo “moviola in campo”, per l’International Football Association Board (l’organismo internazionale indipendente che ha il potere di modificare le regole del gioco e introdurre innovazioni tecnologiche) e per la Fifa, che lo ha recepito, la definizione è VAR, acronimo di Video Assistant Referees. Si tratta di una nuova figura che andrà ad affiancare gli arbitri in campo attraverso il supporto tecnologico delle riprese televisive. Esistono già due esperienze del genere in Europa: in Italia c’è il progetto “Assistenti di tribuna” sviluppato dal Lanciano che si differenzia dal modello olandese per il fatto di collocare il box video all’interno dell’impianto. In sostanza, gli arbitri in questo caso avrebbero anche una visuale sul terreno di gioco. Possibile che la Fifa decida di testare entrambe le soluzioni, cioè box con vista sul campo di gioco e box “blindato”.

A quali situazioni di gioco si applica il ricorso alla tecnologia? La Fifa ha deciso di circoscrivere la sperimentazione della tecnologia video a tre specifiche situazioni di gioco e ad una quarta situazione “burocratica”, cioè lo scambio di persona in occasione di cartellini gialli e rossi. Si tratta delle azioni-decisioni che hanno maggiore impatto sulla partita. Il protocollo deve essere ancora definito nei dettagli (le specifiche infrazioni) e la Fifa finora ha tracciato solo delle linee guida. In linea generale, in occasione di un gol il video servirà a verificare che non siano state commesse infrazioni (fallo, fallo di mano, fuorigioco?); sulla concessione o mancata concessione di un rigore, il supporto tecnologico potrà chiarire se l’episodio è avvenuto dentro o fuori l’area, o se c’è stato un fallo di mano; l’aiuto dal box arriverà anche su fischi che portano ad una espulsione. O ad evitare appunto scambi di persona.

Sarà consentito alle squadre richiedere l'uso del video? No. A differenza di altre discipline sportive, nelle quali atleti e tecnici hanno la possibilità di richiedere un certo numero di volte il ricorso alla moviola (il cosiddetto “challenge”), il modello proposto dalla Fifa per la sperimentazione prevede che siano solo gli arbitri a poter decidere di utilizzare il supporto delle immagini tv. La richiesta può partire dal campo, cioè dal direttore di gara che chiede aiuto ai colleghi piazzati davanti ai monitor, ma può accadere anche il contrario, e cioè che siano gli arbitri nel box a segnalare al collega in campo l’opportunità di rivedere, con l’ausilio della moviola, una decisione già presa o una situazione di gioco su cui non si è intervenuti. In questo senso è un sistema “chiuso”, perché solo gli arbitri lo possono utilizzare. Però è illimitato: non c’è un tetto alle “chiamate” video.

Come funziona la "chiamata" e chi prende l'ultima decisione? La “chiamata” video può partire dal campo o dagli assistenti arbitrali che seguono il match davanti ai monitor. Una volta attivata la procedura, il secondo passo è la visione alla moviola dell’azione-situazione incriminata. I Var dal box sono in contatto con il direttore di gara via radio e gli comunicano cosa emerge dalla visione dei filmati. A quel punto il direttore di gara ha due opzioni. Può decidere di fidarsi del suggerimento degli assistenti video, e in quel caso adotta la decisione appropriata (che può essere anche la conferma di una decisione corretta già presa). Oppure può decidere di visionare direttamente il filmato: si recherà in una postazione a bordo campo, guarderà il video e poi deciderà. In ogni caso, l’ultima decisione spetta sempre e solo al direttore di gara che non vedrà limitata la sua discrezionalità.

Lupo
18-07-2016, 19:33
Che senso ha a campionato in corso?

Con che modalità sarà in uso?

credo abbia il senso che ci vuole del tempo fisico per metterla funzionante, evidentemente in un mese non ce la si fa, per farla partire a fine agosto dovevano decidersi ad aprile-maggio.

Bene così!

olivar
18-07-2016, 19:33
Secondo me ci saranno soltanto ancora più polemiche

simon741
18-07-2016, 19:43
Secondo me ci saranno soltanto ancora più polemiche

Diciamo polemiche differenti, ma sempre polemiche..

Colin_n7
18-07-2016, 20:00
Secondo me ci saranno soltanto ancora più polemiche

Non si annulleranno sicuramente, ma la speranza è che almeno verranno limitate.

Spero che non si crei troppa confusione cmq, è una situazione completamente nuova per il calcio e non è detto che verrà recepita agevolmente.


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Folletto Gigante
18-07-2016, 20:17
Scusatemi ma che ve frega quando comincia? Se non è cambiato qualcosa, e non credo perchè su sta cosa decide l'IFAB, la sperimentazione per questa stagione sarà "offline" cioè non inciderà sulle decisione dell'arbitro centrale.. forse dalla prossima stagione passerà "online"... :look:

olivar
18-07-2016, 20:28
Scusatemi ma che ve frega quando comincia? Se non è cambiato qualcosa, e non credo perchè su sta cosa decide l'IFAB, la sperimentazione per questa stagione sarà "offline" cioè non inciderà sulle decisione dell'arbitro centrale.. forse dalla prossima stagione passerà "online"... :look:

Ah ecco, questa cosa non capivo

Giangy
18-07-2016, 20:47
Secondo me ci saranno soltanto ancora più polemiche

A me sembra una cagata mostruosa. Buona solo per i complottari, che avranno ovviamente anche li da ridire...

pazza_inter
18-07-2016, 20:51
A me sembra una cagata mostruosa. Buona solo per i complottari, che avranno ovviamente anche li da ridire...

dicevano lo stesso per i sensori gol-non gol...

Giangy
18-07-2016, 21:03
dicevano lo stesso per i sensori gol-non gol...

Diciamo che quelli avevano senso per due-tre situazioni all'anno. Ma almeno in quelle un'utilità l'avevano, visto che erano cose oggettive.

olivar
18-07-2016, 21:08
dicevano lo stesso per i sensori gol-non gol...

No, perché li si tratta di situazioni oggettive.

Un rigore non lo è e non lo sarà quasi mai.

pazza_inter
18-07-2016, 21:17
No, perché li si tratta di situazioni oggettive.

Un rigore non lo è e non lo sarà quasi mai.

ma infatti se leggi il mio quote il VAT non serve per i rigori e altre cose soggettive, ma solo per cose oggettive, tipo fuorigioco in caso di gol, falli dentro/fuori area (ma non sul fallo in sè), scambi di ammonizioni/espulsioni, colpi a palla lontana ecc...

olivar
18-07-2016, 21:22
ma infatti se leggi il mio quote il VAT non serve per i rigori e altre cose soggettive, ma solo per cose oggettive, tipo fuorigioco in caso di gol, falli dentro/fuori area (ma non sul fallo in sè), scambi di ammonizioni/espulsioni, colpi a palla lontana ecc...

Può essere di difficile interpretazione cmq

Bel Vale
18-07-2016, 22:08
però dovrebbero fare come i challenge.

io voglio poter decidere di invocare la prova tv :dito:

papclems
18-07-2016, 23:50
Challenge!

troppo bello, ma non sarà così. :sad:

enigmainsoluto
19-07-2016, 06:37
Il Challenge spezzerebbe troppo il gioco. Va bene in sport dove il tempo di gioco è effettivo, o dove non c'è affatto

Bel Vale
19-07-2016, 07:37
eh no se decide l'arbitro o i collaboratori dell'arbitro non si fa altro che far muovere solo più soldi.

prima ne compravi tre, poi quattro, poi sei...adesso quanti ne devi comprare? dieci?

vabbè capirai, chi aveva i soldi per comprarli prima riesce a farlo anche adesso.

Folletto Gigante
19-07-2016, 08:50
Comunque ragazzi fatevi meno pippe mentali per ora cosa "vedrà" il moviolista non lo saprà solo la commissione che valuterà la sua EVENTUALE introduzione effettiva... andrà capito soprattutto se sarà fattibile o meglio se non si creano interruzioni stile football americano dove il tifoso medio va allo stadio più per mangiare che per vedere la partita... :asd:

pazza_inter
19-07-2016, 13:03
Comunque ragazzi fatevi meno pippe mentali per ora cosa "vedrà" il moviolista non lo saprà solo la commissione che valuterà la sua EVENTUALE introduzione effettiva... andrà capito soprattutto se sarà fattibile o meglio se non si creano interruzioni stile football americano dove il tifoso medio va allo stadio più per mangiare che per vedere la partita... :asd:

se è come penso io (vedi post precedente) è velocissimo: quanto dura una discussione su fuorigioco sì / no? e quanto ci vuole con una linea al computer ad evidenziare al primo replay che è effettivamente in gioco / fuorigioco?

idem per falli dentro / fuori area (vedi ultimo Alettico-Barça) :sisi:

Saz
19-07-2016, 14:38
Sarà consentito alle squadre richiedere l'uso del video? No. A differenza di altre discipline sportive, nelle quali atleti e tecnici hanno la possibilità di richiedere un certo numero di volte il ricorso alla moviola (il cosiddetto “challenge”), il modello proposto dalla Fifa per la sperimentazione prevede che siano solo gli arbitri a poter decidere di utilizzare il supporto delle immagini tv. La richiesta può partire dal campo, cioè dal direttore di gara che chiede aiuto ai colleghi piazzati davanti ai monitor, ma può accadere anche il contrario, e cioè che siano gli arbitri nel box a segnalare al collega in campo l’opportunità di rivedere, con l’ausilio della moviola, una decisione già presa o una situazione di gioco su cui non si è intervenuti. In questo senso è un sistema “chiuso”, perché solo gli arbitri lo possono utilizzare.

Insomma, cambia una sega.
Sarà una gara a chi urla di piu in faccia all'arbitro ad ogni occasione di fallo di mano o presunto atterramento in area

Colin_n7
19-07-2016, 14:49
Quindi, vediamo se ho capito: innanzitutto non si potrà sfruttare per appurare se c'è stato o meno un fallo di gioco, ma solo tocchi di mano o fuorigioco in occasione di qualche gol oppure per stabilire se un fallo è avvenuto dentro o fuori area (oltre allo scambio di persona). Inoltre, nel momento in cui venga chiamata in causa, "l'arbitro" che guarda il video avvisa il direttore di gara di cosa è successo, se lui si fida bene, sennò si sposta a bordo campo a vedere il video e poi prende una decisione. Giusto?


Diciamo che come logica non è male, nel senso che queste sono le situazioni che creano più polemiche. Bisogna accertarsi che si riesca ad attuare in modo lineare senza interrompere troppo il gioco. Ma considerando che in genere in quelle situazioni elencate un paio di minuti vanno via per protestare direi che non ci dovrebbero essere problemi a sfruttarli per controllare il video.


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Folletto Gigante
19-07-2016, 17:00
Quindi, vediamo se ho capito:

No non hai capito.... :esd:

Qui trovi cosa verrà sperimentato: http://quality.fifa.com/en/VAR/

cioè vedranno i tempi risposta senza dire NULLA all'arbitro per ora... :dito:

pazza_inter
19-07-2016, 17:10
No non hai capito.... :esd:

Qui trovi cosa verrà sperimentato: http://quality.fifa.com/en/VAR/

cioè vedranno i tempi risposta senza dire NULLA all'arbitro per ora... :dito:

senza dire nulla all'arbitro mi sembra esagerato... già ora so per certo che durante l'intervallo li chiamano per tirargli le orecchie in caso di topiche clamorose prese nel primo tempo...

Colin_n7
19-07-2016, 17:34
No non hai capito.... :esd:

Qui trovi cosa verrà sperimentato: http://quality.fifa.com/en/VAR/

cioè vedranno i tempi risposta senza dire NULLA all'arbitro per ora... :dito:

Sisi, ho capito che per ora non sarà attuata. Cercavo di comprendere il meccanismo in generale...


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Folletto Gigante
19-07-2016, 18:19
Sisi, ho capito che per ora non sarà attuata. Cercavo di comprendere il meccanismo in generale...


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Non dicevo a te... per te ho messo il link ufficiale della fifa inerente al VAR... :sisi:

From Fiorenza

Colin_n7
19-07-2016, 18:49
Non dicevo a te... per te ho messo il link ufficiale della fifa inerente al VAR... :sisi:

From Fiorenza

Mi sembra di aver più o meno capito allora. :look:


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Dobermann81
19-07-2016, 20:54
Comincia a serpeggiare il terrore in casa giube :baffo:

olivar
19-07-2016, 21:15
Comincia a serpeggiare il terrore in casa giube :baffo:

Mi ricordi Meani di che squadra era tesserato?

fantaluca
20-07-2016, 14:40
Mi ricordi Meani di che squadra era tesserato?

nessuna era un cuoco

Bel Vale
20-07-2016, 15:55
youwentus mi pare

Dobermann81
20-07-2016, 21:10
Mi ricordi Meani di che squadra era tesserato?

Mi ricordi le sentenze? :baffo:

Folletto Gigante
20-07-2016, 21:30
Minchia che palle.... pare di essere all'asilo.... :ciuccio:

olivar
20-07-2016, 21:44
Minchia che palle.... pare di essere all'asilo.... :ciuccio:

Purtroppo per certa gente è così

Saz
20-07-2016, 21:58
Vai Dobby sono sempre dalla tua parte quando si tratta di mandare in vacca i 3d :esd:

simon741
20-07-2016, 23:37
Mi ricordi le sentenze? :baffo:

Leonardo Meani (28 maggio 2007): 2 anni e 2 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Milan: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006 (confermati), 8 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 (confermati).

In spoiler le motivazioni della sentenza:
Posizione della Società A.C. Milan S.p.a., di Adriano Galliani e di Leonardo Meani
I profili di incolpazione che riguardano questo capo della sentenza sono stati esaminati
dalla decisione impugnata nelle pagine 145-148 ai paragrafi 1 e 2: tenendo conto peraltro
che il paragrafo 1 è dedicato a riportare i capi di incolpazione, può affermarsi che la
posizione dei tre soggetti coinvolti (Milan, Galliani e Meani) è esaminata e risolta solo con
il paragrafo 2, alle pagine 146-148.
In questo contenuto spazio della decisione vengono cumulativamente esaminate le
posizioni dei tre soggetti di cui trattasi, in realtà sovrapponendo la posizione dell'uno con
quelle degli altri; in definitiva il ragionamento posto in essere dalla Commissione, con la
decisione di primo grado, può così riassumersi.
a) Il Meani, tesserato per il Milan con la qualifica di addetto agli arbitri, in base a questa
sua posizione aveva preso contatto (attraverso due telefonate) con il Mazzei nella sua
qualità di (mero) proponente di designatori dei nominativi degli assistenti per le singole di
campionato.
b) Questa iniziativa avrebbe comportato delle assicurazioni, da parte del Mazzei, di un
pronto adeguamento per la successiva gara Milan-Chievo Verona.
c) Tali episodi inducono a riconoscere una responsabilità del Meani e del Mazzei.
d) A questo punto, (nello spazio di poche righe) si coinvolge anche Galliani, a causa di un
brevissimo colloquio telefonico, di poco più di un minuto (anche se non è il tempo che
costituisce elemento di valutazione, ma il contenuto della telefonata), nel corso del quale
Meani chiama Galliani e riferisce il proprio operato, si badi bene, senza ricevere direttive
ed anche, in realtà, senza ricevere contestazioni.
Alla luce di quanto sopra la Commissione ha ritenuto di dover irrogare le seguenti
sanzioni: Galliani, inibizione per anni uno, Meani inibizione per anni tre e mesi sei, A.C.
Milan penalizzazione di punti quarantaquattro da scontare nella classifica 2005/2006 e di
punti quindici in classifica da scontare nella stagione sportiva 2006/2007; ammenda di €
30.000,00.
Come specificato in precedenza sono stati proposti appelli da tutti gli interessati con
argomentazioni in parte similari tra loro.
Ritiene la Corte Federale che le sanzioni ora indicate siano sproporzionate ai fatti
accertati, e comunque non in sintonia con la normativa dettata dalle norme di
comportamento contenute nel Codice di giustizia sportiva. Al riguardo si osserva quanto
segue.
E’ necessario seguire, anche nell’analisi di detta fattispecie, l’ordine logico dettato dai capi
di incolpazione; in questa prospettiva la prima posizione da valutare è quella del Meani.
Ritiene la Corte Federale che l'intervento di costui sia senz'altro da riprovare; egli è
dipendente, sia pure in posizione non di vertice, di una società di calcio e, benché la sua
qualifica pacificamente fosse quella di dirigente addetto agli arbitri, ha abbondantemente
travalicato le sue funzioni interessandosi di questioni non consentite.
Non rileva, in questa sede, disquisire sugli elementi costitutivi dell'illecito sportivo; è
sufficiente, per giustificare una adeguata sanzione, che si sia accertato - come è
inconfutabilmente avvenuto - che il Meani ha posto in essere comportamenti, non di sua
competenza, finalizzati a favorire la società di appartenenza.
Ritiene la Corte, in ogni caso, tenendo conto della consistenza degli interventi del Meani,
così come vengono riportati nei capi di incolpazione, e comunque di come detti fatti sono
stati acquisiti al procedimento, che possa ritenersi congrua una sanzione più contenuta
rispetto quella irrogata in primo grado dalla Commissione.
Pertanto, modificando la decisione resa in prime cure, determina la sanzione nei confronti
di Leonardo Meani in anni 2 e mesi 6 di inibizione.
Passando, quindi, alla valutazione della posizione di Adriano Galliani, la Corte Federale
non può, in primo luogo, omettere di rilevare (e le considerazioni che seguiranno saranno
idonee anche alla valutazione del Milan) che la posizione di tale soggetto sia considerata e
valutata dalla Commissione in poche righe, nelle quali si compie una non univoca
ricostruzione dei fatti imputati a detto soggetto.
Infatti, nel capo di incolpazione si specifica soltanto che "il Galliani, infine, perché nella sua
qualità di vice presidente e amministratore delegato della Società Milan ragguagliato da
Meani circa la sopradescritta iniziativa l'approvava".
A fronte di tale incolpazione la decisione afferma l'applicabilità della sanzione "anzitutto
perché Galliani chiede subito conferma del contatto ..." e "poi perché non muove alcuna
obiezione alla risposta del Meani chiaramente allusiva alla richiesta di un trattamento di
favore per il Milan ...".
La Corte ritiene di poter pertanto affermare che la posizione del Galliani, con i conseguenti
riflessi che la sua posizione comporta per la Società Milan, non sia stata valutata
adeguatamente e con il supporto di una idonea motivazione.
Inoltre, è rilevabile una non congrua valutazione dei fatti atteso che la intercettazione
telefonica appare considerata solo nel suo resoconto scritto. Si assume, infatti, nella
decisione gravata che la qualifica di "ex designatore" sarebbe frutto di un errore di
trascrizione, mentre invece è proprio tale locuzione che viene usata (in modo ironico) nel
corso del colloquio telefonico. E dal contenuto del colloquio telefonico tra Meani e Galliani,
ad avviso di questa Corte, è rilevabile che il Galliani apprende notizie non in ordine a
vicende relative ad indebiti futuri vantaggi nei confronti del Milan, ma, piuttosto, quali
spiegazioni relative a palesi errori verificatisi ad opera della direzione tecnica di una gara
disputata dalla società Milan con il Siena. E' ovvio l'auspicio che certe incongruenze più
non accadano, ma la valutazione della Corte Federale è nel senso che, da parte del
Galliani, non si siano date disposizioni o direttive volte a perseguire ingiusti o non
consentiti trattamenti.
In definitiva, tutto ciò induce a ritenere che sia più giusto e logico ridurre, sia pure in
misura minima, la sanzione irrogata dalla Commissione al Galliani, che comunque non ha
dato alcun seguito alla telefonata con il Meani.
Alla luce di quanto sopra, modificando la decisione resa in prime cure, determina la
sanzione nei confronti di Adriano Galliani in nove mesi di inibizione.
Tutto quanto, sin qui, dedotto è idoneo a delucidare anche alla posizione del Milan,
chiamato a rispondere per responsabilità diretta ed oggettiva per fatti addebitati ai sensi
dirigenti (vedi capitoli di incolpazione 67 e 69).
Indubbiamente le condotte di Meani e Galliani si riverberano sulla Società; ma non può
omettersi di considerare che relativamente alla posizione di Galliani, come si è detto in
precedenza, è ravvisabile un comportamento certamente criticabile, ma di consistenza
non particolarmente penetrante; mentre il Meani aveva una posizione all'interno della
società assolutamente marginale. Anzi, con riferimento alla collocazione del Meani nella
società, non appare superflua una considerazione comparativa in relazione ai
comportamenti di altri soggetti che, in questo procedimento, hanno potuto produrre
conseguenze ben più rilevanti nei confronti della società di appartenenza, proprio tenendo
conto della loro posizione di vertice.

Folletto Gigante
20-07-2016, 23:59
:getalife:


Purtroppo per certa gente è così

Il caldo fa male.... :nataleD:

Dobermann81
21-07-2016, 21:35
Leonardo Meani (28 maggio 2007): 2 anni e 2 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federale).
Milan: 30 punti di penalizzazione nella Serie A 2005-2006 (confermati), 8 punti di penalizzazione nella Serie A 2006-2007 (confermati).

In spoiler le motivazioni della sentenza:
Posizione della Società A.C. Milan S.p.a., di Adriano Galliani e di Leonardo Meani
I profili di incolpazione che riguardano questo capo della sentenza sono stati esaminati
dalla decisione impugnata nelle pagine 145-148 ai paragrafi 1 e 2: tenendo conto peraltro
che il paragrafo 1 è dedicato a riportare i capi di incolpazione, può affermarsi che la
posizione dei tre soggetti coinvolti (Milan, Galliani e Meani) è esaminata e risolta solo con
il paragrafo 2, alle pagine 146-148.
In questo contenuto spazio della decisione vengono cumulativamente esaminate le
posizioni dei tre soggetti di cui trattasi, in realtà sovrapponendo la posizione dell'uno con
quelle degli altri; in definitiva il ragionamento posto in essere dalla Commissione, con la
decisione di primo grado, può così riassumersi.
a) Il Meani, tesserato per il Milan con la qualifica di addetto agli arbitri, in base a questa
sua posizione aveva preso contatto (attraverso due telefonate) con il Mazzei nella sua
qualità di (mero) proponente di designatori dei nominativi degli assistenti per le singole di
campionato.
b) Questa iniziativa avrebbe comportato delle assicurazioni, da parte del Mazzei, di un
pronto adeguamento per la successiva gara Milan-Chievo Verona.
c) Tali episodi inducono a riconoscere una responsabilità del Meani e del Mazzei.
d) A questo punto, (nello spazio di poche righe) si coinvolge anche Galliani, a causa di un
brevissimo colloquio telefonico, di poco più di un minuto (anche se non è il tempo che
costituisce elemento di valutazione, ma il contenuto della telefonata), nel corso del quale
Meani chiama Galliani e riferisce il proprio operato, si badi bene, senza ricevere direttive
ed anche, in realtà, senza ricevere contestazioni.
Alla luce di quanto sopra la Commissione ha ritenuto di dover irrogare le seguenti
sanzioni: Galliani, inibizione per anni uno, Meani inibizione per anni tre e mesi sei, A.C.
Milan penalizzazione di punti quarantaquattro da scontare nella classifica 2005/2006 e di
punti quindici in classifica da scontare nella stagione sportiva 2006/2007; ammenda di €
30.000,00.
Come specificato in precedenza sono stati proposti appelli da tutti gli interessati con
argomentazioni in parte similari tra loro.
Ritiene la Corte Federale che le sanzioni ora indicate siano sproporzionate ai fatti
accertati, e comunque non in sintonia con la normativa dettata dalle norme di
comportamento contenute nel Codice di giustizia sportiva. Al riguardo si osserva quanto
segue.
E’ necessario seguire, anche nell’analisi di detta fattispecie, l’ordine logico dettato dai capi
di incolpazione; in questa prospettiva la prima posizione da valutare è quella del Meani.
Ritiene la Corte Federale che l'intervento di costui sia senz'altro da riprovare; egli è
dipendente, sia pure in posizione non di vertice, di una società di calcio e, benché la sua
qualifica pacificamente fosse quella di dirigente addetto agli arbitri, ha abbondantemente
travalicato le sue funzioni interessandosi di questioni non consentite.
Non rileva, in questa sede, disquisire sugli elementi costitutivi dell'illecito sportivo; è
sufficiente, per giustificare una adeguata sanzione, che si sia accertato - come è
inconfutabilmente avvenuto - che il Meani ha posto in essere comportamenti, non di sua
competenza, finalizzati a favorire la società di appartenenza.
Ritiene la Corte, in ogni caso, tenendo conto della consistenza degli interventi del Meani,
così come vengono riportati nei capi di incolpazione, e comunque di come detti fatti sono
stati acquisiti al procedimento, che possa ritenersi congrua una sanzione più contenuta
rispetto quella irrogata in primo grado dalla Commissione.
Pertanto, modificando la decisione resa in prime cure, determina la sanzione nei confronti
di Leonardo Meani in anni 2 e mesi 6 di inibizione.
Passando, quindi, alla valutazione della posizione di Adriano Galliani, la Corte Federale
non può, in primo luogo, omettere di rilevare (e le considerazioni che seguiranno saranno
idonee anche alla valutazione del Milan) che la posizione di tale soggetto sia considerata e
valutata dalla Commissione in poche righe, nelle quali si compie una non univoca
ricostruzione dei fatti imputati a detto soggetto.
Infatti, nel capo di incolpazione si specifica soltanto che "il Galliani, infine, perché nella sua
qualità di vice presidente e amministratore delegato della Società Milan ragguagliato da
Meani circa la sopradescritta iniziativa l'approvava".
A fronte di tale incolpazione la decisione afferma l'applicabilità della sanzione "anzitutto
perché Galliani chiede subito conferma del contatto ..." e "poi perché non muove alcuna
obiezione alla risposta del Meani chiaramente allusiva alla richiesta di un trattamento di
favore per il Milan ...".
La Corte ritiene di poter pertanto affermare che la posizione del Galliani, con i conseguenti
riflessi che la sua posizione comporta per la Società Milan, non sia stata valutata
adeguatamente e con il supporto di una idonea motivazione.
Inoltre, è rilevabile una non congrua valutazione dei fatti atteso che la intercettazione
telefonica appare considerata solo nel suo resoconto scritto. Si assume, infatti, nella
decisione gravata che la qualifica di "ex designatore" sarebbe frutto di un errore di
trascrizione, mentre invece è proprio tale locuzione che viene usata (in modo ironico) nel
corso del colloquio telefonico. E dal contenuto del colloquio telefonico tra Meani e Galliani,
ad avviso di questa Corte, è rilevabile che il Galliani apprende notizie non in ordine a
vicende relative ad indebiti futuri vantaggi nei confronti del Milan, ma, piuttosto, quali
spiegazioni relative a palesi errori verificatisi ad opera della direzione tecnica di una gara
disputata dalla società Milan con il Siena. E' ovvio l'auspicio che certe incongruenze più
non accadano, ma la valutazione della Corte Federale è nel senso che, da parte del
Galliani, non si siano date disposizioni o direttive volte a perseguire ingiusti o non
consentiti trattamenti.
In definitiva, tutto ciò induce a ritenere che sia più giusto e logico ridurre, sia pure in
misura minima, la sanzione irrogata dalla Commissione al Galliani, che comunque non ha
dato alcun seguito alla telefonata con il Meani.
Alla luce di quanto sopra, modificando la decisione resa in prime cure, determina la
sanzione nei confronti di Adriano Galliani in nove mesi di inibizione.
Tutto quanto, sin qui, dedotto è idoneo a delucidare anche alla posizione del Milan,
chiamato a rispondere per responsabilità diretta ed oggettiva per fatti addebitati ai sensi
dirigenti (vedi capitoli di incolpazione 67 e 69).
Indubbiamente le condotte di Meani e Galliani si riverberano sulla Società; ma non può
omettersi di considerare che relativamente alla posizione di Galliani, come si è detto in
precedenza, è ravvisabile un comportamento certamente criticabile, ma di consistenza
non particolarmente penetrante; mentre il Meani aveva una posizione all'interno della
società assolutamente marginale. Anzi, con riferimento alla collocazione del Meani nella
società, non appare superflua una considerazione comparativa in relazione ai
comportamenti di altri soggetti che, in questo procedimento, hanno potuto produrre
conseguenze ben più rilevanti nei confronti della società di appartenenza, proprio tenendo
conto della loro posizione di vertice.

E quindi quale squadra fu ritenuta la colpevole di tale circolo vizioso? :baffo:



Ed il Milan del Genoa :baffo:

GESAD :(

marc089
22-07-2016, 13:34
non ho letto tutto il thread, ma se non sbaglio in serie A le partite vengono divise "televisivamente" in base alla loro importanza, questo comporta un numero diverso di telecamere a supporto dell'evento, addirittura per partite importantissime ci sono stati un livello di definizione più alto e telecamere esclusive come la spidercam. questo ha reso già la prova tv uno strumento non equo (la possibilità di essere beccati in un chievo-sassuolo ripreso da meno telecamere è inferiore rispetto ad un Roma-lazio). potrebbe essere analogo il discorso anche per la cosiddetta moviola in campo. come al solito c'è il rischio che una cosa potenzialmente positiva crei più problemi di quelli che risolverebbe. e in coppa italia ci sarebbe? e le serie minori?

ovviamente correggetemi se ho detto inesattezze

Lupo
26-07-2016, 12:12
Ma no, le telecamere per la moviola in campo saran tot fisse e non relative ne alla partita ne alle tv che ci son di mezzo.

pazza_inter
26-07-2016, 12:15
Ma no, le telecamere per la moviola in campo saran tot fisse e non relative ne alla partita ne alle tv che ci son di mezzo.

ovvio, sarà come per la Goal Line Technology: uno standard per tutte le partite di A (e di Coppa Italia dagli ottavi e di Supercoppa)

marc089
26-07-2016, 13:17
allora il problema resta solo per la prova tv

Dobermann81
26-07-2016, 20:54
non ho letto tutto il thread,

Male :|

E' un thread che merita :esd:

marc089
27-07-2016, 09:45
ho intravisto qualcosa, non mi ci immischio nemmeno se mi pagate :esd:

Folletto Gigante
31-07-2016, 13:40
Altre info in merito alla sperimentazione.. sarà Rosetti a coordinarla, saranno 3 le gare coinvolte, durerà 2 anni poi forse sarà attivata nel nostro campionato, l'europeo 2020 (quello senza sede unica) dovrebbe essere la prima manifestazione ufficiale a beneficiarne in toto...


L’ex arbitro ritorna in Italia: guiderà la sperimentazione in A dal 1° ottobre. A Sportilia al lavoro Rocchi e gli altri big.

Nel giorno del raduno di Sportilia con arbitri e assistenti di A al lavoro in vista della nuova stagione, prende corpo in maniera definitiva il progetto legato alla Var (l’aiuto tecnologico per i fischietti che in Italia partirà sotto forma di sperimentazione non attiva dal primo ottobre): sarà Roberto Rosetti il responsabile del protocollo stilato da Ifab e Fifa, ma che ogni Federazione gestirà in autonomia. Un nome di assoluta garanzia quello dell’ex direttore di gara torinese, sul quale c’è stata unanimità di consensi: Lega, Federcalcio e ovviamente la parte arbitrale (rappresentata dal presidente Marcello Nicchi) hanno individuato in Rosetti la persona giusta per il delicato compito.

IL FUTURO La firma del contratto ci sarà nelle prossime ore, ma la macchina operativa è già partita anche perché il tempo a disposizione non è molto. Rosetti conosce bene l’iter che ha portato al protocollo della Var: ha partecipato alle riunioni in Olanda e negli Stati Uniti dove Ifab e Fifa hanno incontrato rappresentanti delle federazioni per spiegare le linee guida da rispettare e raccogliere le adesioni ai test. La Federcalcio di Carlo Tavecchio ha sposato il progetto che dovrebbe portare entro due anni a una vera e propria rivoluzione nel calcio, con la possibilità per l’arbitro di avere un supporto tecnologico in tempo reale in modo da evitare errori decisivi. Proprio la Var sarebbe servita a Rosetti al Mondiale 2010, quando vide sfumare la possibile direzione della finale per una svista evidente dell’assistente Ayroldi che si «perse» negli ottavi un clamoroso fuorigioco di Tevez sul primo gol in Argentina-Messico 3-1. I passi verso il futuro, però, andranno fatti nel modo giusto: sarà decisiva proprio la sperimentazione. Ecco perché la scelta di Rosetti ha messo tutti d’accordo: la sua grande esperienza potrà essere utile per individuare eventuali criticità del sistema. Il torinese ritorna a lavorare in Italia dopo le dimissioni del 2015 dall’incarico di designatore della Lega Pro. In questi mesi ha collaborato con Fifa e Uefa. E proprio a Euro 2016 si è messo in mostra Sergei Karasev, fischietto russo formato da Rosetti nella sua esperien za di capo degli arbitri a Mosca.

SUBITO IN CAMPO La sperimentazione della Var avrà un impatto diretto sugli arbitri impegnati da ieri a Sportilia: ogni settimana tre di loro dovranno coprire le gare scelte per i test. Ecco perché ci sarà un incontro tra Rosetti, il designatore Messina e i direttori di gara. E poi tutti insieme procederanno in questo cammino che dal 2018 (ma forse anche prima) dovrebbe portare la tecnologia a impattare in modo diretto sulle partite, mentre nelle prime due stagioni resterà virtuale (un report segnalerà le azioni nelle quali si sarebbe potuto utilizzare la Var). A Sportilia, nel frattempo, ieri c’è stato il cambio della guardia: a casa i fischietti della Lega Pro e dentro i vari Rizzoli, Orsato, Rocchi, Tagliavento e tutti gli altri, compresi i neo promossi Pairetto e Maresca. Nel pomeriggio tutti al lavoro perché la Var potrà cambiare il modo di arbitrare, ma nel frattempo il 20 agosto (data di inizio della A) è vicino e per chi scenderà in campo non ci saranno paracaduti tecnologici.

Fonte:
La Gazzetta dello Sport del 28/07/16, pag. 10


Rosetti spiega agli arbitri la video assistenza sperimentale. Novità: meno rossi per i falli in area.

Il futuro è già qui, nel cuore dell’Appenino romagnolo dove arbitri e assistenti di A sono in ritiro da mercoledì. Il futuro è passato ieri con le forme di Roberto Rosetti, grande ex fischietto, poi designatore (in Russia e in Italia) e ora responsabile del progetto sulla Video assistenza, quella che al bar sport i tifosi chiamano in modo spiccio «la moviola in campo». Non è proprio così, ma siamo di fronte a una svolta epocale avallata da Fifa e Ifab: gli arbitri potranno finalmente chiedere aiuto alla tecnologia per evitare errori decisivi. Ma in quali modi e soprattutto da quando la Var (sigla che sta per «Video assistant referee») diventerà esecutiva? Di tutto questo ha parlato Rosetti a Sportilia. La sperimentazione italiana, voluta e ottenuta dal presidente Figc Carlo Tavecchio, partirà dal 1° ottobre e sarà (come tutte le altre) virtuale, resterà su un foglio di carta e non avrà nessun impatto sulla gara in corso. I test dovrebbero durare 2 anni per poi passare alla fase 2, vale a dire l’ingresso vero e proprio della Var in qualche campionato pilota (magari proprio la A). L’obiettivo è stato individuato: fare dell’Europeo 2020 il primo torneo con la tecnologia a disposizione dei direttori di gara. Da quel momento tornare indietro sarà impossibile.

CONFRONTO Nel frattempo c’è da sperimentare e quindi Rosetti ha illustrato su quali pilastri (voluti da Ifab e Fifa) poggia il protocollo Var. E quindi come dovranno gestirlo gli arbitri chiamati ogni settimana a testare le tre gare di A scelte per il progetto. Ci sono una serie di parametri da rispettare, ma il punto fondamentale è questo: l’arbitro davanti alla tv dovrà segnare le azioni (importanti) che secondo il suo parere avrebbero meritato un approfondimento video. A fine gara compilerà una specie di referto e lo invierà a Rosetti che dovrà individuare criticità e possibili miglioramenti da inserire nella relazione finale. Proprio la prima stagione è la più delicata: sarà fondamentale per sgomberare i dubbi (ancora ci sono). Gli scettici ritengono che la tecnologia possa snaturare il gioco, renderlo più lento e quindi meno spettacolare. Rosetti è apparso motivato: la Var è partita col piede giusto.

PORTIERI FELICI Oltre al futuro c’è pure un presente. Ed è fatto da regole cambiate: a Sportilia il designatore Messina e gli stessi arbitri (riuniti in gruppi per spiegare le novità ai colleghi) si sono soffermati sulle due che avranno maggiore impatto. La prima fa felici i portieri, perché è andata in pensione la norma che puniva col rosso il giocatore che in area di rigore negava una chiara occasione da gol. Adesso ci sarà solo il giallo se l’autore del fallo ha tentato con le gambe (o le mani) di prendere il pallone. In sostanza, spariscono molti dei rossi destinati ai numeri 1. Attenzione: resta l’espulsione se l’irregolarità è stata commessa fuori area, se il giocatore si disinteressa della palla andando a cercare l’attaccante o in presenza di una parata di un difensore. E a proposito dei falli di mani: niente più giallo automatico quando interrompe un passaggio tra compagni, ma cartellino solo se blocca un’azione giudicata pericolosa. Per il resto, arbitri e assistenti hanno superato alla grande tutti i test fisici. Domani il rompete le righe.

Fonte:
La Gazzetta dello Sport del 31/07/16, pag. 15

Colin_n7
31-07-2016, 13:56
Non è molto chiaro il discorso sul rosso diretto per la chiara occasione da gol. Cioè, se il fallo è involontario perché il giocatore ha cercato di prendere il pallone non ci sarà il rosso, ma se dovesse essere volontario scatta cmq il rosso. Ho inteso bene?


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Folletto Gigante
31-07-2016, 14:17
Non è molto chiaro il discorso sul rosso diretto per la chiara occasione da gol. Cioè, se il fallo è involontario perché il giocatore ha cercato di prendere il pallone non ci sarà il rosso, ma se dovesse essere volontario scatta cmq il rosso. Ho inteso bene?


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SI... serve ad evitare l'espulsione e il rigore in caso di fallo del portiere che quasi sempre cerca di prendere il pallone... :sisi:

Folletto Gigante
02-10-2016, 18:25
E' partita la sperimentazione (ergo nessuno saprà nulla di nulla quindi sapere quali sono le gare poco cambia) e la domanda che circola tra gli addetti ai lavori è: ma se su un episodio rilevante (vedi il possibile tocco di mano di Iago Falque sul primo goal granata) l'arbitro in campo lo giudica diversamente da quelli dietro gli schermi chi prevale? Questo quindi farebbe tutto meno che togliere le solite polemiche... speriamo che prima che diventi operative queste domande se le facciano anche ai piani alti!

Dobermann81
02-10-2016, 19:41
Marc fa come me e fa bene :o

fantaluca
02-10-2016, 19:42
E' partita la sperimentazione (ergo nessuno saprà nulla di nulla quindi sapere quali sono le gare poco cambia) e la domanda che circola tra gli addetti ai lavori è: ma se su un episodio rilevante (vedi il possibile tocco di mano di Iago Falque sul primo goal granata) l'arbitro in campo lo giudica diversamente da quelli dietro gli schermi chi prevale? Questo quindi farebbe tutto meno che togliere le solite polemiche... speriamo che prima che diventi operative queste domande se le facciano anche ai piani alti!

ispirandosi al rugby prevarrà quello davanti allo schermo che se però non ha certezza al 100% darà ragione all'arbitro in campo