ataris
09-06-2016, 20:23
Bel Vale Ciroxs fantaluca simon741 Norby19 bizio77 Buffon01 ConteDraculo Red&BlueFan Franco Fingoli GarviD Folletto Gigante
utilizzate solo questo topic per tutte le operazioni di mercato
REGOLAMENTO
- il mercato apre il giorno 11/07/16 e resterà aperto per tutta la durata della stagione
- si può effettuare una sola operazione a settimana per un solo atleta
- non si può sforare il budget (dato dal totale del valore settimanale dei tennisti in roster + i crediti residui)
- una volta ceduto o scambiato un tennista, questo non potrà più essere riacquistato dalla società cedente
- l'atleta chiamato sarà immediatamente acquisito facendo valere il principio del "chi prima chiama, prima prende"
qui ci sono le vostre rose
come vedete c'è il costo iniziale di ogni giocatore ed i crediti residui della vostra società
ROSE (https://www.fmita.it/forum/showthread.php?3503-Rose-Fantatennis)
di seguito i link ai rankig ATP e WTA per verificare i punteggi e quindi le quotazione dei giocatori.
UOMINI (http://www.atpworldtour.com/en/rankings/singles)
DONNE (http://www.wtatennis.com/singles-rankings)
Quando vi interessa un atleta controllate prima che non sia già presente in una rosa avversaria.
Dopodichè basta semplicemente scrive il nome di chi prendete e quello che cedete.
Tenete presente che i ranking vengono aggiornati ogni lunedì secondo questi precipi
La classifica mondiale viene aggiornata 45 volte a stagione, cioè a ogni lunedì dell’anno, eccezion fatta per i quattro tornei del Grand Slam e per i Masters 1000 americani di Indian Wells e Miami, che durando tutti due lunghe settimane determinano il fatto che il ranking venga ricalcolato dopo 14 giorni. I punti guadagnati da un tennista grazie alla sua partecipazione a un determinato evento hanno la durata di un anno (52 settimane, per l’esattezza). Dunque il bottino conquistato alla competizione di turno non verrà defalcato sino alla stessa settimana dell’anno successivo. Ogni tennista ha come punteggio in classifica la somma dei punti ottenuti nei migliori 18 tornei, fatta eccezione per gli otto partecipanti alle Atp World Tour Finals che ne hanno 19 (compreso il Masters finale). I giocatori che entrano di diritto nei tabelloni principali dei tornei dello Slam e Masters 1000, li devono far rientrare obbligatoriamente tutti nella loro programmazione annuale. Solo per fare un esempio: un top-10 entra direttamente in tutte le competizioni più importanti, quindi avrà 12 tornei obbligatori (4 Slam e 8 Masters 1000 perché, pur rientrando in quest’ultima categoria, la prova di Monte Carlo non è una gara obbligatoria!); mentre un tennista fuori dai primi 400, non avendo accesso diretto a queste categorie di eventi, avrà invece tra i suoi best-18 semplicemente i suoi 18 migliori risultati di stagione.
Se un professionista della racchetta entra direttamenTe nel “main draw” di uno Slam o di un Masters 1000 e non lo disputa, avrà come penalità uno “zero” in classifica. Inoltre, se un giocatore faceva parte dei primi 30 del ranking della stagione precedente (in gergo si definisce “Commitment Player”), nel corso dell’anno deve necessariamente dare la sua adesione a quattro tornei Atp 500, dei quali almeno uno deve trovarsi in calendario dopo gli US Open. Nella sventurata ipotesi in cui il tennista in questione disattendesse uno di questi “diktat”, la diretta conseguenza sarebbe – ancora una volta – uno “zero” in graduatoria. Se poi fosse così scellerato da disputarne solo due, collezionerebbe due “zero”, e così via… Se un “pro” comunica con ritardo la sua impossibilità a partecipare a una prova Atp 500 cui aveva dato la propria adesione, ecco che arriva l’ennesimo “zero”, colmabile solo giocando successivamente un altro appuntamento della stessa fascia. Oltre a quelli obbligatori, s’intende!
Vediamo ora in dettaglio i punti che entrano, e quelli che escono, in base alla categoria di torneo considerato. Per quanto riguarda le quattro “gambe” dello Slam, al vincitore vanno la bellezza di 2000 punti, al finalista 1200, al semifinalista 720, a coloro che raggiungono i quarti 360, ai primi sedici 180, e così via fino ai pochi punti distribuiti agli atleti che superano le qualificazioni. Con riferimento ai Masters 1000, la percentuale dei punti assegnata è comprensibilmente più bassa: 1000 al trionfatore, 600 al finalista, 360 ai semifinalisti, 180 ai primi otto, 90 ai primi sedici, ecc… Negli Atp 500 i punti in palio sono 500 per chi porta a casa il successo, 300 al perdente, 180 ai semifinalisti, 90 ai primi otto, ecc… Concludiamo con le competizioni che precedono i Challenger e i Futures, ovverosia gli Atp 250, la cui posta è la seguente: 250 punti al vincitore, 150 al finalista, 90 ai semifinalisti, 45 a chi arriva ai quarti, ecc…
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La classifica mondiale viene aggiornata 45 volte a stagione, cioè a ogni lunedì dell’anno, eccezion fatta per i quattro tornei del Grand Slam e per i Masters 1000 americani di Indian Wells e Miami, che durando tutti due lunghe settimane determinano il fatto che il ranking venga ricalcolato dopo 14 giorni. I punti guadagnati da un tennista grazie alla sua partecipazione a un determinato evento hanno la durata di un anno (52 settimane, per l’esattezza). Dunque il bottino conquistato alla competizione di turno non verrà defalcato sino alla stessa settimana dell’anno successivo. Ogni tennista ha come punteggio in classifica la somma dei punti ottenuti nei migliori 18 tornei, fatta eccezione per gli otto partecipanti alle Atp World Tour Finals che ne hanno 19 (compreso il Masters finale). I giocatori che entrano di diritto nei tabelloni principali dei tornei dello Slam e Masters 1000, li devono far rientrare obbligatoriamente tutti nella loro programmazione annuale. Solo per fare un esempio: un top-10 entra direttamente in tutte le competizioni più importanti, quindi avrà 12 tornei obbligatori (4 Slam e 8 Masters 1000 perché, pur rientrando in quest’ultima categoria, la prova di Monte Carlo non è una gara obbligatoria!); mentre un tennista fuori dai primi 400, non avendo accesso diretto a queste categorie di eventi, avrà invece tra i suoi best-18 semplicemente i suoi 18 migliori risultati di stagione.
Se un professionista della racchetta entra direttamenTe nel “main draw” di uno Slam o di un Masters 1000 e non lo disputa, avrà come penalità uno “zero” in classifica. Inoltre, se un giocatore faceva parte dei primi 30 del ranking della stagione precedente (in gergo si definisce “Commitment Player”), nel corso dell’anno deve necessariamente dare la sua adesione a quattro tornei Atp 500, dei quali almeno uno deve trovarsi in calendario dopo gli US Open. Nella sventurata ipotesi in cui il tennista in questione disattendesse uno di questi “diktat”, la diretta conseguenza sarebbe – ancora una volta – uno “zero” in graduatoria. Se poi fosse così scellerato da disputarne solo due, collezionerebbe due “zero”, e così via… Se un “pro” comunica con ritardo la sua impossibilità a partecipare a una prova Atp 500 cui aveva dato la propria adesione, ecco che arriva l’ennesimo “zero”, colmabile solo giocando successivamente un altro appuntamento della stessa fascia. Oltre a quelli obbligatori, s’intende!
Vediamo ora in dettaglio i punti che entrano, e quelli che escono, in base alla categoria di torneo considerato. Per quanto riguarda le quattro “gambe” dello Slam, al vincitore vanno la bellezza di 2000 punti, al finalista 1200, al semifinalista 720, a coloro che raggiungono i quarti 360, ai primi sedici 180, e così via fino ai pochi punti distribuiti agli atleti che superano le qualificazioni. Con riferimento ai Masters 1000, la percentuale dei punti assegnata è comprensibilmente più bassa: 1000 al trionfatore, 600 al finalista, 360 ai semifinalisti, 180 ai primi otto, 90 ai primi sedici, ecc… Negli Atp 500 i punti in palio sono 500 per chi porta a casa il successo, 300 al perdente, 180 ai semifinalisti, 90 ai primi otto, ecc… Concludiamo con le competizioni che precedono i Challenger e i Futures, ovverosia gli Atp 250, la cui posta è la seguente: 250 punti al vincitore, 150 al finalista, 90 ai semifinalisti, 45 a chi arriva ai quarti, ecc…