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Visualizza Versione Completa : The Forgotten Tactic - Come far fronte ad un'espulsione?



Ciroxs
30-04-2015, 11:09
by Mosfine (https://www.fmita.it/forum/member.php?643-Mosfine)
Leggo tanto del come si prepara una squadra, si sviluppa un sistema, una filosofia di gioco, calcio totale, pressing, possesso palla, contropiede, occupare gli spazi, linee di giocatori.

Ognuno è allenatore a suo modo con le sue convinzioni e metodologie, tutti dicono di essere raffinati strateghi, di essere attenti al minimo dettaglio, di curare tutto.

Tutti avidi studiosi che masticano calcio da quando sono bambini.

Uscite dagli spogliatoi e prendete il vostro posto in panchina, consci che sia voi che i vostri giocatori avete preparato tutto nel minimo dettaglio senza tralasciare nulla, pronti a reagire a qualunque cosa succeda.

E' veramente così? Avete veramente curato tutto e siete pronti a reagire qualunque cosa succeda?

Se ci sediamo a un tavolo sarete capaci di parlarmi per un'ora di come avete minuziosamente messo in campo la vostra squadra, frutto di una complicatissima analisi di mille mila numeri e considerando miliardi di fattori, o di come avere la meglio sul vostro avversario in quanto lo avete letto e studiato conoscendone ogni pregio e difetto.

Bravi. Belle quelle 11 pedine messe sulla lavagna. Adesso ne prendo e ne tolgo una a caso, non importa quale. Vediamo che faccia fate. Che fine fanno il vostro sistema e la vostra ultraterrena filosofia?

Può essere per un provvedimento disciplinare, giusto o sbagliato, per un infortunio a sostituzioni esaurite. Se nel pensare a una risposta avete solo nebulose idee in divenire, significa che forse non avete studiato abbastanza, non siete pronti a prendere il vostro posto in panchina, che non è vero che siete capaci di curare tutto nel minimo dettaglio e non siete pronti a reagire a qualunque cosa accada sul campo. La dimostrazione di conoscenza del gioco del calcio è anche questa, in queste cose, perché una delle qualità di un leader, di un manager, è l'elasticità mentale, la capacità di preventivare eventi, essere preparati a saper gestire qualsiasi evenienza.

Il calcio è questo, mandi in campo 11 giocatori ma uno si fa la doccia in anticipo. State pensando "Ok può succedere". Succede verosimilmente in una partita su sei di restare in inferiorità numerica, in un turno di campionato prendete 5 partite in corso ed una ha una squadra non al completo. E voi avete passato più tempo a pensare a chi far battere un calcio di rigore. Legittimo e importante, per carità, ma mentre un tiratore decente può essere scelto automaticamente, una situazione tanto critica quanto frequente richiede un maggiore dettaglio.

Si parte sempre dall'assunto che ogni partita è a sé e con le sue necessità, certo è che il primo, istintivo pensiero è quello di rinunciare a un attaccante.

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4-4-1

Non importa se il vostro schieramento ne preveda già uno, disporre la squadra con un 4-4-1 significa partire dall'equilibrio e dall'occupazione degli spazi tipica del 4-4-2 rinunciando alla pressione fatta sulla loro linea difensiva. I vostri avversari saranno in grado di uscire senza problemi palla al piede dall'area di rigore, sia centralmente che per vie laterali. Una disposizione che si preoccupa principalmente di coprire la propria metà campo e che necessità di uno sforzo enorme e di qualità da parte dei giocatori più difensivi per poter sviluppare qualche trama offensiva, in quanto devono partire da molto lontano e non possono comunque nascondersi. Sulla carta la vostra linea di pressing parte qualche decina di metri più indietro rispetto alla norma.

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3-4-2

Mettete però da parte il pensiero di ridurre il problema a un ?non far degenerare la situazione? e badare solo alla propria metà campo. Lasciare due attaccanti e vedere la cosa come "un 4-4-2 con un difensore in meno" oppure un "3-5-2 con un sacrificio a centrocampo" o un "3-4-3 con un'opzione offensiva in meno", ecco che se partite dal primo caso, vuol dire lasciare intatti i rapporti tra i vostri giocatori nella metà campo avversaria. Si tratta di una scelta audace e un rischio grande per una squadra mal organizzata e non capace di leggere le diverse situazioni tattiche che si vengono a creare. Uno dei due centrocampisti centrali dovrà pensare di andare ad assistere il centrale difensivo nel momento in cui la circolazione di palla avversaria porta 4 attaccanti ad aggredire l'ultima linea.

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4-3-2

Siete forti di due difensori centrali, due prestanti terzini e decidete di tenere tre centrocampisti. Uno schieramento del genere vi lascia due attaccanti che devono cercare di rendere comunque difficile l'impostazione avversaria e tre polmoni a dover gestire i tentativi avversari di allargare la maglia. Nel creare occasioni almeno uno dovrà essere bravo a dare sostegno agli attaccanti, ma sotto la lente d'ingrandimento ci sarà la capacità dei due attaccanti di creare occasioni tramite tecnica ed intesa. E uno dei due potete comunque spostarlo sulla trequarti se avete la sensazione che possa essere più utile giocando tra le linee.

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3-3-1-2

Se pensate che con un uomo in meno basta semplicemente fare a meno del vostro fantasista, avete ancora molto da imparare. Un fantasista a supportare le due punte è una soluzione, sta a voi saper riconoscere il problema che vi trovate davanti e applicare di volta in volta l'opzione più appropriata. 3 uomini a lavorare negli ultimi 40 metri di campo sono il terminale di un 3-3-1-2 che metterà a dura prova le abilità dei vostri difensori nell'uno contro uno ma potrà anche portarvi ad ottenere un risultato positivo senza rinunciare a vedere la porta avversaria. Perché a volte avrete comunque la necessità di segnare.

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4-2-2-1

E se volete segnare, una chiave può essere tenere le vostre 3 frecce offensive e lasciare un sforzo enorme sui vostri 2 centrocampisti. La versatilità dei difensori sarà fondamentale nell'andare ad anticipare gli attaccanti quando i centrocampisti non potranno scalare così come la capacità di non lasciare che le seconde palle possano diventare un vantaggio per l'avversario sarà un dettaglio da tenere d'occhio.

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3-5-1

Avete mai pensato di disporre un 3-5-1? Non volendo lasciare vantaggi in quel settore del campo, si punta all'intensità a centrocampo. Va sempre ricordato che davanti il vostro attaccante sarà da solo a caccia di palloni giocabili, ma si può riuscire a smaltire adeguatamente l'inferiorità tenendo corta la distanza tra i giocatori e prendendo i riferimenti giusti quando in marcatura. Che se partite da un 3-5-2 non dovrebbero cambiare, così come certi meccanismi in fase di costruzione. La giocata individuale a centrocampo è quella che fa la differenza ed è quello che puntate ad evitare.

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5-2-2

Cinque difensori in campo, ma due esterni che si preoccupano di dare ampiezza e respiro al gioco. Un'interpretazione diversa e meno difensiva li vede in linea con i centrocampisti a fare un 3-4-1-1, oppure un'altra alternativa con i difensori per un vero 5-3-1. Come vedete con gli stessi giocatori potete occupare il campo similmente ma con priorità diverse, in ogni caso un esagono disegnato nella vostra metà campo per stringere i denti e non concedere il gol.

Test case: 342

https://www.youtube.com/watch?v=X-UUb3LNkuA


00:22
L'esterno sinistro si accentra e perde il possesso del pallone. La palla arriva a un centrale che di prima la gioca sull'attaccante, marcato dal difensore. I difensori esterni sono larghi e lontano dal gioco, quando la palla arriva all'attaccante il suo movimento laterale libera spazio al centro per i tre centrocampisti che si inseriscono nel contropiede e che obbligano altrettanti avversari a rincorrere.

A centrocampo c'è da tenere d'occhio la situazione di gioco che si viene a creare tra l'attaccante #10 e un centrocampista in inserimento #22 che fa capire cosa può venire a crearsi in situazioni di inferiorità numerica e la diversa riorganizzazione necessaria. Più avanti il difensore #16 che segue il portatore #44 deve lasciare la marcatura per dedicarsi a un avversario che si è inserito nello spazio alle sue spalle e nella zona di sua competenza.

Con l'attaccante #44 che evita il difensore #38 sopraggiunto si arriva a una situazione di cross in area. Già prima di entrare in area l'attaccante #10 ha lasciato andare #22 che assieme ad altri due giocatori finiscono in area centralmente pronti a ricevere il cross approfittando di qualche disattenzione. I difensori che possono intervenire sono #4, #8 si stava occupando #10 ma lo perde al limite dell'area e il difensore che poi va a contrastarlo sul cross arriva tardi, concedendo così l'occasione da gol. Decisamente significativo il fatto che sia stato #10 ad andare a seguire un centrocampista mentre l'esterno #7 sia rimasto largo con il terzino come riferimento prima di andare a stringere.

01:10
Con il terzino #24 a impostare, i due centrocampisti difendenti sono in posizione per andare a pressare i centrocampisti avversari, ma alle loro spalle hanno #10. Il centrocampista avversario gioca una palla di prima che li scavalca e trova il compagno in posizione avanzata che in velocità potrebbe generare un 3 contro 3. C'è da vedere se l'esterno #7 seguirà adeguatamente #3, se il difensore #4 dovrà tenere d'occhio la sua avanzata oltre a quella dell'attaccante centrale #44 che in teoria è cosa del centrale #16. Ma in un'azione del genere non è da escludere che #16 debba alzarsi per andare a coprire la palla o un altro avversario e che quindi debba lasciare #44 al compagno.

Guardando l'azione è vero che i centrocampisti sono bravi ad accorciare sul portatore, ma si nota come il centrale vada a pressare centralmente, lasciando l'attaccante centrale al difensore destro mentre l'esterno #7 concede spazio all'avversario sulla fascia.

Con #10 caparbio a rientrare per recuperare il pallone da lui stesso perso e in posizione sempre più lontana da quella di sua competenza, ecco che l'azione si sposta sulla sinistra con il centrocampista #8 bravo a rompere l'azione.

01:39
Su un rinvio del portiere, il centrale #16 va a contendere il pallone. Ma lo fa abbandonando la sua zona di competenza ed andando a raddoppiare su un attaccante già marcato. L'attaccante #12 può spiazzarla per #44, che può approfittare del buco centrale lasciato e approfittare della possibilità di avere il #4 in ritardo e fuori posizione, oppure per il #19 in posizione d'appoggio. Sulla seconda palla possono arrivarci cinque giocatori della squadra attaccante, sei se consideriamo anche il terzino #24 pronto a scattare e una palla giocata sulla fascia.

Il colpo di testa finisce a un centrocampista, che si trova subito con due facili soluzioni sulle fasce che possono portare a un pericoloso cross: con tre passaggi, incluso il rinvio del portiere, l'inferiorità numerica concede un'occasione da gol facile. Il pallone viene giocato sulla fascia dove l'esterno #7 ha lasciato spazio all'avversario #24 che deve vedersela con il difensore sinistro #58 che deve uscire sulla fascia. Una volta dribblato il difensore, il pallone viene crossato in area dove quattro difensori devono vedersela con tre attaccanti. #12 cerca di farsi trovare libero tra #8 e il #16 che si preoccupa dell'anticipo sul vertice dell'area piccola.

Dopo la respinta e in riproposizione, tre attaccanti a intasare i difensori centralmente e due giocatori larghi ed alti per mettere in crisi la difesa. È in fase di rifinitura per l'esterno sinistro che avviene l'errore, la difesa riesce a recuperare e ad intercettare nonostante una posizione iniziale non ottimale.

02:50
In un tentativo di imbastire un'azione da terra con il portiere che smista al difensore sinistro, la palla viene persa a centrocampo. Il centrocampista che vince il contrasto ha davanti a sé tre compagni contro un difensore, mentre il resto della linea difensiva è larga e non deve recuperare. La palla viene subito verticalizzata per uno dei tre che non ha un controllo impeccabile e consente il recupero.

Di nuovo azione impostata alla stessa maniera, pallone perso sulla fascia sinistra e capovolgimento di fronte per vie centrali. In inferiorità numerica, la difesa si concentra col coprire qualsiasi varco centrale. Quella è la zona a cui dare la priorità, quello è il percorso più breve per arrivare in porta e quello da proteggere, e con transizioni del genere si rallenta l'avanzamento del pallone e si cerca di portarlo verso l'esterno.

Alla terza identica azione, il contrasto portato scaturisce in un fallo. Appena battuta la punizione, si può notare come la squadra difendente, pure essendo in superiorità, copra male il campo, con i tre attaccanti troppo facilmente esclusi dalla fase difensiva e abbondantemente scavalcati dal pallone e centrocampisti con riferimenti sbagliati: sulla fascia destra c'è la possibilità di andare all'uno contro uno.

04:23
Un calcio d'angolo viene battuto lungo e la difesa entra agevolmente in possesso del pallone, a parte due attaccanti marcati da tre difensori a centrocampo, tutti i giocatori sono in area di rigore.

C'è lo spazio per portare il contropiede, la squadra si può distendere, in particolar modo un attaccante raggiunge subito i suoi compagni di reparto e un centrocampista è immediato e profondo nell'inserimento centrale. Con il centrocampista a ricevere il passaggio, sulla fascia sinistra un esterno diventa pericoloso avendo come avversario più vicino chi ha battuto il calcio d'angolo e sull'altro versante un terzino si sovrappone sull'attaccante, mettendo in difficoltà il marcatore. #44 riceve il passaggio, taglia dentro per dare efficacia alla sovrapposizione e decide di cambiare gioco, ma il gesto un po' per i tempi sbagliati e un po' per merito del ripiegamento avversario non ha buon esito. Sulla traiettoria si avventa l'attaccante #10 che gestisce il pallone con freddezza prima di scaricarlo dietro a un difensore. In una frazione è l'esterno destro #17 ad avere la palla ed altrettanto velocemente il giocatore vede e sfrutta un corridoio per puntare in velocità l'avversario e proporre un affondo. L'iniziativa lo porta a fondo campo e si dimostra azzeccata, peccato che il gesto tecnico del cross non si dimostri altrettanto preciso. Due compagni sono in area a poter concludere e in seconda battuta altrettanti potrebbero farsi pericolosi negli ultimi metri. Quindi quattro giocatori in zona gol nonostante l'inferiorità numerica.

05:19
Il difensore #5 si porta sulla destra con la palla, escludendo riportare il pallone al centro non può inventarsi nulla, e nonostante la superiorità calcia lungo. C'è un contro rilancio centrale del portiere su cui si precipita lo stesso difensore. In evidenza i tre centrocampisti che sono anche loro a caccia della palla e a coprire la stessa identica zona mentre gli avversari hanno un attaccante che può contendere la palla. Inoltre un solo centrocampista si è precipitato in avanti, mentre l'altro compagno di reparto è rimasto nelle retrovie. Lentamente però #8 si alza ad accorciare e quando il mediano #22 gli dà le spalle, ecco che il pressing portato e il posizionamento dei suoi tre compagni preclude una facile soluzione di passaggio dato che sono tutti tagliati fuori. Sulle corsie esterne non sembrano esserci sbocchi, e non trovando facili e rapide opzioni il giocatore è costretto a una palla lunga alla cieca.

Test case 441

https://www.youtube.com/watch?v=0ND7nd0cdA8


00:21
In questo primo esempio, pur essendo un'azione non velocissima viene concesso tempo e spazio a un centrocampista per poter manovrare a piacimento. Una sovrapposizione sulla destra nonostante la doppia linea di quattro giocatori crea delle difficoltà, il meccanismo viene eseguito da manuale e #19 tagliando dentro valorizza il movimento del compagno che non arriva al cross perché contrastato bene da #32.

00:48
Un'altra azione sulla destra, intesa che funziona alla stessa maniera ma questa volta con un'inerzia diversa. #19 passa al centro e la squadra con tre rapidi passaggi orizzontali cambia fascia e crea un due contro uno sulla sinistra. I centrocampisti non sembrano essere in grado di rendere difficoltosa la manovra avversaria, ma anche in questo caso non si arriva al cross per un tempestivo intervento di un difensore.

01:08
Su una rimessa laterale, ecco che si cerca ancora di scardinare la difesa in inferiorità numerica palla a terra, #17 va subito in pressione su #24 quando questo riceve palla costringendo a un retropassaggio la prima volta, e rubando bene il pallone la seconda. La squadra può così cercare di imbastire un attacco e viene giocata una palla lunga su #10. L'attaccante però è isolato e deve soccombere a quattro avversari che lo circondano senza lasciargli respiro. Nel proseguo, #9 riceve palla molto lontano dall'area, viene accompagnato sull'esterno mentre un compagno si inserisce centralmente ma è troppo poco per scomporre la difesa.

01:46
Seppur in inferiorità numerica, se avete dato un'impronta di gioco alla vostra squadra e i vostri giocatori hanno ben sposato la filosofia del possesso palla prolungato, lo potete vedere anche in questi frangenti che i giocatori non disimparano certe abitudini. Da una rimessa laterale a ridosso dell'area si può dar luogo a una serie prolungata di passaggi che porta la squadra nella metà campo avversaria. Ciò non toglie che la mancanza di un uomo si fa sentire a maggior ragione dopo una palla persa data l'esposizione al contropiede e basta una sola giocata in velocità per essere puniti. Sono rischi che una squadra ben organizzata può (e deve) però permettersi a volte ed è in questi frangenti che capirete se i vostri difensori sono di qualità superiore e sono stati un buon investimento.

02:23
#45 prende palla molto lontano dall'area e #15 abbandona la mediana per andare subito a marcarlo. Viene accompagnato all'esterno e da quando entra in possesso a quando perde palla viene preso in consegna da tre diversi giocatori. Dopo qualche scambio poco preciso, grazie alla sponda del centravanti la squadra in inferiorità gestisce la palla e per uscire dall'ultimo quarto di campo fa affidamento a un paio di scarichi sulle retrovie per poi proseguire la catena di corti passaggi sull'asse centrale. Viene effettuato un lancio sulla destra per cercare un po' di profondità mentre il centravanti deve recuperare la posizione centrale che gli compete per poter dare continuità all'azione. Due giocatori arrivano su di lui a rendergli la vita difficile. Con il gioco in mano all'altra squadra, possiamo vedere come una buona organizzazione possa fornire una buona copertura e rendere difficile l'impostazione, quasi non facendo pesare l'espulsione e ricalcando una copertura uno a uno. Non lasciando facili sbocchi, si obbligano i giocatori a dover ricorrere a giocate di qualità e di conseguenza all'errore.

03:28
Un altro esempio di costruzione, pallone in area e difesa completamente in area dopo una transizione. Dopo dieci passaggi in venti secondi, il possesso è nei piedi dell'attaccante che sta stazionando a centrocampo, la difesa salita a una trentina di metri. Dopo altri dieci passaggi in venticinque secondi, la difesa è salita definitivamente a centrocampo, con il terzino destro in possesso all'altezza del centrocampo a significare che le altre linee hanno guadagnato profondità. La palla viene persa dopo ventisei passaggi e in quel momento i giocatori dietro la linea della palla sono cinque. Il centrocampo ripiega prontamente e con questa compattezza e reattività il contropiede viene annullato. A dimostrazione del fatto che nonostante un continuo cercare di salire e guadagnare campo, i giocatori hanno la mentalità e la disponibilità a compiere la fase difensiva e a fare uno sforzo in più anche in caso di repentino tentativo avversario.

04:51
Ancora un tentativo di elaborare una manovra con fitti passaggi, l'avversario pressa alto per cercare di far valere la superiorità numerica quanto più vicino possibile alla porta.

05:54
Il miglior giocatore della partita, nonostante la sconfitta, è il centravanti della squadra in inferiorità numerica. Pur essendo teoricamente isolato e sovrastato numericamente, i vari giocatori che si sono alternati nella sua marcatura hanno commesso un totale di 13 falli, segno dell'importanza di essere capaci di lottare sui palloni vaganti, di saper proteggere la palla e di essere in grado di non farsi anticipare anche quando le premesse non siano le migliori.

Test case 432

https://www.youtube.com/watch?v=9LrZwz41ZNo


00:23
Su un pallone in posizione centrale portato avanti da un centrocampista centrale, la disposizione della linea mediana lascia perplessi. Il centrale scala a doppiare il terzino sinistro mentre a coprire la palla ci va il compagno a destra. Il centrocampista sinistro si trova un metro oltre la linea della palla di conseguenza viene lasciato troppo spazio sul lato opposto, dove gli avversari possono creare superiorità visto che viene difficile scalare. Il centrocampo a tre è messo in crisi dalla circolazione del pallone su tutta la larghezza del campo. Su una respinta, il difensore #38 allunga la palla per l'attaccante #9. Il centrale sbaglia l'anticipo e apre le porte al contropiede. In fase di regia, un centrocampista poi sbaglia una facile apertura non andando a cercare il terzino sinistro.

01:38
Il passaggio di #9 a cercare il terzino #38 che si è proposto a destro non giunge a buon fine. Come si può vedere dal video i difensori laterali sono bravi a ripiegare subito sulla linea di competenza, comportamento fondamentale essendo gli unici titolari della corsia laterale. Assieme ai centrocampisti viene eseguito un buon pressing ma ancora una volta i giocatori finiscono col disporsi male. Questa volta sul pallone e a coprire dieci metri di campo ci sono sei giocatori e nonostante un primo contrasto vincente l'azione si concentra sulla fascia, dove c'è un due contro uno che sfocia in un cross in area.

02:25
Un tentativo di distendersi in velocità interrotta da una palla persa. Anche qui in evidenza i laterali che tornano subito indietro. Significativo qui il movimento dell'attaccante #9 sul passaggio di un centrocampista all'ala. L'attaccante scatta indietro per dare densità dove si trova la palla e grazie a quel movimento, sul recupero di possesso, sarà la soluzione ideale per ripartire. Quando si parla di attaccanti che danno una mano in difesa, di sacrificio, si parla di dettagli di questo genere.

03:10
Qui vediamo come sul possesso di un centrale difensivo i due terzini siano entrambi saliti a fare i centrocampisti ed essendo entrambe le squadre schiacciate a centrocampo si debba ricorrere a un retropassaggio del portiere che esce fuori area. I terzini vengono incontro qualche metro ma la linea difensiva nonostante l'inferiorità numerica è altissima. L'aggressività della squadra difendente porta due giocatori sulla palla e altrettanti su un compagno a sostegno. Con una circolazione del pallone veloce ma precisa, la dimostrazione di come si possa comunque trovare un possibile varco. Le occasioni sono poche ma vanno create e sfruttate in questa maniera.

03:42
Come quando un centrale è in posizione avanzata e sulla traiettoria di un passaggio sbagliato. Si cerca un centrocampista mentre l'attaccante #9 viene incontro e #35 va in profondità. #8 per un attimo sembra approfittare di questo movimento per andare a inserirsi dietro allo spazio lasciato dal marcatore che lo segue, ma ci rinuncia. Quello che conta è con il movimento coordinato degli attaccanti e di un altro giocatore largo a dettare il passaggio e la profondità, si possono creare contropiedi pericolosi.

03:55
#19 passa di prima un pallone a #44. Gli avversari portano bene il pressing, il terzino #2 sale a nascondersi invece che a liberarsi e l'unica possibilità potrebbe essere #8. Per scelta di non rischiare o perché non visto, si ottiene un passaggio un lungo su cui poi i centrocampisti sono lenti a reagire. Emergono i problemi di questo centrocampo a tre, con il terzino che pressa fino a quella linea e zona, male presidiata da #7. Essendo esposto a una sovrapposizione, si arriva a un cross in area. Sulla respinta ancora squadra in difficoltà con un cambio di gioco e conclusione in porta. Prosegue l'attacco con tutti i giocatori in quella metà di campo, i tre centrocampisti a presidiare la difesa e terzini avversari che generano il panico con le loro avanzate.

04:53
Passiamo a vedere cosa può succedere con un centrocampista centrale e due laterali. In questo momento il centrale si è abbassato e non ci sono soluzioni di passaggio. Nel momento in cui serve una verticalizzazione non c'è nessuno disponibile e nessuno cerca di smarcarsi per esserlo.

05:34
In un'altra azione che nasce da una palla inattiva, non c'è nessuno a presidiare il centrocampo ma si crea un'opportunità da un guizzo di #10, schierato in posizione di centrocampista laterale destro, bravo a sfruttare l'angolo cieco. Si ricicla il possesso e si approfitta di #10 in buona posizione per provare la giocata individuale. Sulla palla persa, ci sono solo i quattro difensori dietro la linea del pallone, I centrocampisti non sono inizialmente impeccabili nell'andare a difendere la porta e si dimostrano all'altezza del compito solo quando il pallone entra in area e grazie al temporeggiare della difesa che concede loro tempo e solo grazie a #13. In ogni caso tutti sono rientrati e tengono le loro posizioni cercando di non far passare la palla.

06:54
In questo frangente vediamo la squadra in inferiorità numerica nella metà campo avversaria ad attaccare. Il fraseggio è elementare ma paziente a dimostrazione che ci sono difficoltà nel riuscire a consegnare il pallone a giocatori in posizione avanzata, ma si riesce a non dover rinunciare al possesso. Chiamato in causa il portiere gioca un palla lunga. Seconda palla vinta ma il regista si trova spalle alla porta e accerchiato da diversi giocatori ma solo uno va a contrasto. Non è abbastanza dato che riesce a far verticalizzare verso #11 il quale scambia con il compagno di reparto. Di prima il gioco viene allargato verso #10, ancora una volta bravo a dare continuità all'offensiva e farsi trovare dietro l'avversario. Non si arriva a una realizzazione ma dimostra come nonostante una disposizione in campo non ottimale e un possesso palla che non sembra efficace, puntando su giocatori offensivi e un atteggiamento non rinunciatario si possano comunque scovare vulnerabilità altrui e puntare alla porta.

Autore: Mosfine (https://www.fmita.it/forum/member.php?643-Mosfine)

Articolo originariamente pubblicato su www.fmita.it (http://www.fmita.it/2586-leggi)

Mark Silver
30-04-2015, 11:11
Bravo Mosfine

Ciroxs
30-04-2015, 11:13
Mosfine ottimo lavoro :D

salento87
30-04-2015, 11:34
Idolo Mosfine :sisi:

Mosfine
30-04-2015, 11:38
Sì, ottimi sottotitoli pieni di strafalcioni, Mos! :garvid:

salento87
30-04-2015, 11:52
Sì, ottimi sottotitoli pieni di strafalcioni, Mos! :garvid:

Traduttore automatico di YT? :look:

Mosfine
30-04-2015, 12:03
Traduttore automatico di YT? :look:

No, il fenomeno qui che sta scrivendo aveva lasciato un file non aggiornato/corretto. :facepalm:

Qualsiasi menata segnalate! E grazie per il supporto e gli sbattimenti :D

GarviD
30-04-2015, 12:26
No, il fenomeno qui che sta scrivendo aveva lasciato un file non aggiornato/corretto. :facepalm:

Qualsiasi menata segnalate! E grazie per il supporto e gli sbattimenti :D
Alcuni errori di battitura sono stati corretti... E stranamente da me che ne faccio a tonnellate solitamente :esd: Ciro ne sa qualcosa...

Garlic
30-04-2015, 20:03
Assolutamente pazzeschissimo :dito:
devo leggerlo\vederlo con calma...

Luvi
30-04-2015, 21:42
Col 4-2-3-1 posso dire che levo sempre la prima punta e copro il ruolo vuoto, do' istruzioni alle ali di sostenere ed invece setto il trequartista su attaccare e tenere palla. Se le ali sono molto forti e veloci quasi quasi gioco meglio che in 11. :esd:

Garlic
30-04-2015, 22:07
Io dipende dall'andamento della partita....ma solitamente sto sullo spregiudicato...

Mosfine
12-05-2015, 13:35
English version



I read a lot about how you prepare a team, develop a system, a philosophy, total football, pressing, possession, counterattack, occupy spaces, lines of players. Everyone is a manager on his own with his beliefs and methodologies, everyone says they are fine strategists, they are careful to thorough details. All greedy scholars chewing football since childhood.
You get out of the locker room and take your seat on the bench, aware that both you and your players have omitted nothing, ready to react to whatever happens.
Is it really so? Did you prepare everything and are you ready to react no matter what? If we sit at a table, you will be able to talk for an hour about how you painstakingly designed your team on the field, the result of a complicated analysis of a thousand numbers after considering factors billion, or about outflanking opponent as you have read and studied by knowing every skill and fallacy.

Good boys. Those 11 pawns are nice, aren’t they? Now I take out one randomly, doesn’t matter which one. Let’s see what your facial expression is. What happens to your system and your otherworldly philosophy?

It may be for a disciplinary action, for an injury when no subs are available. If your answer is only a nebulous idea in the making, it means that maybe you have not studied enough; you are not ready to take your place on the bench, not true that you are able to treat everything in detail. The demonstration of knowledge of football is also in these things because one of the qualities of a leader, a manager is the mental flexibility, the ability to estimate events, be prepared to be able to handle any eventuality.

This is football, you send on the pitch eleven players but one goes in the shower earlier. You are now thinking, “Well, it happens yeah, so?” It happens approximately in one out of six matches, you take five matches ongoing and you find a team without the full line-up. You’ll have spent more time choosing a hypothetical penalty taker. Legit, no doubt, but while a decent penalty taker is automatically chosen, such a critical and frequent situation requires major attention.
The starting point of the process is always that every match is different and with its own needs.
The first instinctive thought as we know is to renounce to a forward.


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Doesn’t matter if your lineup is already set up with only one forward, a 4-4-1 means starting from the typical balance and the space occupation of a 4-4-2 and giving up the pressure on the opponent defence line. Your opponent will not have trouble in moving out from defence with the ball, both centrally and on the side. A layout that focuses on covering the own half and that requires a major and qualitative effort from the most defensive players to develop some offensive action, as they have to start far without the possibility to hide themselves. On paper, your pressing line falls a few dozen of meters deeper than usual.


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Put aside the idea of reducing the problem to a "let’s just try not to sink" and take care only of your own half. Leave two forwards and see it as "a 4-4-2 without a defender" or "a 3-5-2 with a sacrifice in the midfield" or "a 3-4-3 with less offensive options ". If you start from the first case, it means leaving the mechanisms between your players in the attacking midfield intact. It’s a bold choice and a big risk for a team badly organized that’s not able to read the different tactical situations created on pitch. One of the midfielders will have to assist the defenders when opposition assaults with four attackers, critical when the attack come from the middle and the central defender needs the support of a central midfielder.


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You are confident with two strong central defenders, two performing full backs and decide to keep three midfielders. A line up like that leaves you two strikers who are still trying to annoy opposition’s build up and three lungs to handle three opponents attempting to broaden the flow. While creating opportunities, at least one must be good at giving support to the strikers but under the magnifying glass, we find the ability of the two forwards to create opportunities through technical and chemistry. One of them can still be moved between the lines if you have the feeling that it may be more efficient there.


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If you think with a man down just you can just dismiss your fantasista, you still have a lot to learn. A number ten to support the two ahead is a solution, it's up to you to recognize the problem that you encounter from time to time and apply the most appropriate option. Three men to work in the last forty meters of the field are the bottom of a 3-3-1-2 that will test the skills of your defenders in one on ones but can also lead you to get a positive result. You don’t need to renounce to see the goal, more than true when you necessary need to score.


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You want to score, a key may be to keep your three offensive arrows and leave a huge strain on your two midfielders.
The versatility of the defenders will be crucial as they are anticipating the strikers when the midfielders cannot switch, as well as the ability to not let second balls becoming a disadvantage.


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Have you ever thought to use a 3-5-1?
Not wanting to leave benefits in that sector of the field, it aims to intensity in midfield. Always to be remembered that upfront your forward will only be alone chasing playable balls, but you may be able to minimize properly inferiority by keeping the distance between players shorter and taking the right references when marking. If you start from a 3-5-2 these should not change as well as certain mechanisms in build-up. Individual play in midfield is the game changer and what you want to avoid.


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Five defenders on the pitch, two side backs providing width and breath.
A different less defensive interpretation has them in line with midfielders to make a 3-4-1-1 or with defenders for a true 5-3-1. As you can see with the same players, you can occupy the field similarly but with different priorities, in each case the default is a hexagon drawn in your half to face the situation and not concede a goal.

Test case: 342


https://www.youtube.com/watch?v=X-UUb3LNkuA

00:22
The left wing cuts in and loses possession. The ball comes to a central with a first touch to the forward, marked by the defender. Defenders are wide outside and away from the game, when the forward receives the ball his side movement creates space in the middle for three upcoming midfielders that are forcing many opponents to chase with this counterattack.
In the midfield, a situation that is created between #10 and #22 requires attention, an interesting example of what can happen when a team is outnumbered and the necessary reorganization required. #16 follows #44 carrying the ball but must change the marking as an opponent made a run behind him and the area under his responsibility.
After #44 avoids #38, we see a cross is performed. Even before entering the area #10 leaves #22 who will enter the area with two teammates ready to receive the cross exploiting some oversight. Defenders in the reaching range are #4, #8 on #10 but loses him outside the box and the defender that will eventually tackle him arrives late, conceding a goal chance. Definitely on spot to see #10 being the one to track down the midfielder while winger #7 stays wide with a full back as target before cutting in the area.

01:10
With #24 on the ball, two defending midfielders are in position to press direct opponents but behind their back, they have #10. Opponent midfielder plays a one-touch pass that overtakes them and finds the teammate in a forward position that can generate three vs three if pace is used. We need to see if winger #7 follows #3, if defender #4 has to keep an eye on his forward run together with central forward #44 which should be a #16 affair. In a play like this one it’s not to exclude that #16 has to step up to cover the ball or another player, leaving #44 to his mate.
Rolling the highlight, it’s true that midfielders are doing a good job in shortening the distance with the ball carrier. However, we note down how the central defender presses up in the middle leaving the central forward to the right defender while #7 gives space to the opponent on his flank.
Here #10 is willful to go back with the objective to gain the ball he’s lost in first person. His position is even more far from his natural one as the time goes, so he falls on the left where midfielder #8 is fine in interrupting the attack.

01:39
On a goalkeeper’s throw, #16 challenges the ball. He does it leaving his competence’s zone and going to double team a forward. Forward #12 can flick-on to #44 taking advantage of the hole in the middle and the possibility to have #4 late and out of position. Alternatively, #19 in a support position. We have potentially five players of the attacking team on the second ball, six if we consider full back #24 ready to dash in the direction of a ball played on the side.
The header involves a midfielder that has immediately two clear passing solutions on both flanks, leading to a dangerous cross: with three passes, goalkeeper one already counted, the outnumbered team concedes an easy chance. The ball is played on the wing where #7 allows room to #24 that needs to beat left defender #58, who had to move out. Once the dribbling has been successful, ball is cross in the box where four defenders face three. #12 tries to be unmarked standing between #8 and #16 whose task is to anticipate in the space on top of the six yards.
After the re-initialization of the build-up, we see three forwards to choke defenders centrally, two wide and high players to undermine the defense. It is in the final pass to the left wing that the error occurs, the defense is able to recover and intercepts despite an initial not optimal position.

02:50
In an attempt to strike up an action working the ball, the keeper passes to the left defender, the ball is lost in the midfield. A midfielder wins a tackle and looking up he sees three mates versus one opponent: the rest of the defensive line is wide and should not recover. The ball is immediately delivered to one of the three but the control is far from impeccable and indeed, it eases the defence’s recovery.
Again same introduction, ball lost on the left and counterattack through the middle. Outnumbered, the defense focuses in covering any central gap. That is the area to be given priority, that is the shortest path to reach the goal and what has to be protected, with transitions like these you try to slow the flow of the ball and try to move it on the side.
Third time, the tackle leads to a foul. Under the spotlight now there is the defending team badly covering the field regardless of the bonus man. Three forwards are not involved in the not possession phase, clearly overtaken and far from the ball. Moreover, midfielders have the wrong references: on the right, there is a one on one opportunity.

04:23
A corner is kicked long and the defence gains possession like a breeze. Except two man marked by three defenders in the kick off, everyone is in the box.
There is space to trigger the counter-attack; the team can be stretched with a relevant run of a forward and a deep move by a midfielder. With a midfielder to receive the pass, on the left a side player becomes a danger as he overtakes the corner kicker. On the other side a full back overlaps cracking the wall. #44 has the ball, cuts inside to give a meaning to the overlapping action before switching side. Unfortunately, the timing is wrong and due to a good opponent, covering the offence is mitigated. #10 pounces on the trajectory, manages the ball with composure before delivering back to a defender. In a fraction, winger #17 brings the ball on and just as quickly, he sees and uses a corridor to beat the opponent with speed. A lunge is attempted and this initiative let him end deep to cross. It’s a shame that the technical gesture is not as precise as the dribbling. Two mates are in the box ready to conclude and secondly as many coming far could be dangerous. So four players going to score regardless being outnumbered.

05:19
Defender #5 moves to the right with the ball, with only passing to the middle as an option as he can create much more. Being impatient, he kicks long. The goalkeeper kicks it back in the middle and it’s the defender that catches it. Under the spotlight three midfielder who are chasing the ball too and covering the exact same area while opponents have a striker who can contend the ball. Not to forget only one midfielder rushes forward, while the fellow remained in the rear. Slowly #8 steps in to shorten and when #22 gives him the back, the brought pressure and the positioning of this three companions preclude any easy option as they are all cut off. On the flanks, no open paths are appearing so the player is forced to play blindly a long ball, as he can’t find an easy and quick solution.

Test case 441


https://www.youtube.com/watch?v=0ND7nd0cdA8

00:21
In this first example, although not a blazing fast action, time and room is granted to a midfielder that can operate at will without hurry. Despite the double line of four players, an overlap on the right creates difficulties, the pattern is performed by manual and the cutting in #19 enhances the movement of the ball carrier that doesn’t cross because well tackled by #32.

00:48
Another action on the right, chemistry well oiled as before but with a different inertia. #19 passes to the middle and the team with three quick horizontal passes switches side and finds a two to one on the left. Midfielders do not seem to be able to make it difficult but again we don’t see a cross thanks to a timely intervention of a defender.

01:08
On a throw-in, an attempt to undermine the outnumbered defense working the ball again, #17 is now under pressure on #24 when he gets the ball, forcing a back pass the first time, stealing the ball the next one. The team may try to strike up an attack and a long ball is played over #10. The forward however is isolated and must succumb to four opponents around him. In the following, #9 earns possession very far from the area, is accompanied on the outside while a mate runs centrally. It’s not enough to break down the defense though.

01:46
If you have impress a mark to your style and the way your team play, if your players have embraced the prolonged possession philosophy, you can see it even in these situations that players do not unlearn certain habits. A throw-in near the area may result in a considerable series of passes leading the team in the other half. Nevertheless, the lack of a man is felt more on turnover, on the exposure of a counter attack that can punish with a single flashy move. Those are risks a well-organized team can (and should) afford sometimes. You will understand if your defenders are the in the finest league and have been a good investment.

02:23
#45 takes the ball far from the area and #15 leaves the defensive line to mark the man. He is lead outside and from the moment he gains possession until he loses it, he is under the sight of three different players. After the ball floats around, the team handles the ball thanks to the forward in post position and to quit from the final twenty meters relies to a couple of back passes before continuing to work in the ball through the central axis. A long pass to the right is performed with the objective to find some depth while the striker needs to recover the natural central position to provide continuity. Two players come to hum the make his life difficult. With the game in the other team’s hand, we can see how good organization outputs good coverage and problems for the build-up, leaving few evidences of the red card and going for a one versus one efficiency. Avoiding easy gaps to exploit, players are forced to execute outstanding personal moves and consequently errors.

03:28
Another example of build-up, ball in the box and whole defense to protect the goal after a transition. After ten passes in twenty seconds, possession is in forward’s feet stationing in midfield, the defense rises thirty meters. More ten passes in twenty-five seconds, defense has permanently risen in midfield with right-back in possession meaning that the other lines have gained depth. The ball is lost after twenty-six passes and the players behind the line of the ball are five. The midfielders fold quickly, with firmness and responsiveness, so the counterattack is ineffective. It’s a demonstration of the fact that despite a continuous push up and attempt to move forward, players have the mentality and willingness to carry out the defensive phase and make an extra effort in the event of a sudden opposition’s assault.

04:51
Yet an attempt to work out a maneuver featuring dense passages. The opponent presses up to try to assert the superiority in numbers as close as possible near the goal.

05:54
Despite the defeat, the man of the match is the center forward of the outnumbered team. Although isolated and overwhelmed numerically, the various players taking turns in his marking commit 13 fouls. An evidence of the importance of being able to fight on loose balls and to be able to protect the sphere, to not be anticipated even when the conditions are not the best.

Mosfine
12-05-2015, 13:35
Test case 432


https://www.youtube.com/watch?v=9LrZwz41ZNo

00:23
On a ball led centrally by a central midfielder, the layout of the midfield line is puzzling. The central assists the left-back while the partner on the right results to be covering the ball. The left midfielder is one meter over the line of the ball leaving too much space on the opposite side where the opponents can create superiority since it is difficult to perform the chain movement. The three man shaped line is in trouble facing the movement of the ball across the width. On a cleared ball, defender #38 touches to striker #9. The central defender tries a faulty anticipation and opens the doors to a counterattack. When playmaking, a midfielder misses an easy opening by not looking to the left-back.

01:38
#9’s pass to #38 on the right fails. As you can see from the video wide backs are doing a fine job in falling back immediately to their competence line, fundamental behavior as they are the only one working down the flanks. Along with midfielders, pressing is initially positively applied but once again, players end up with bad positioning. Now on the ball and with the task to cover ten meters we have six players. Despite winning a first winning tackle, focus goes to the side where we have a two versus two resulting in a cross.

02:25
An attempt to stretch with pace is interrupted by a turnover. Under the spotlight again the wide backs and their defensive awareness. Significant movement of the forward #9 related to a pass from a midfielder to a winger. The forward snaps back to give density where the ball is and thanks that movement, on recovery of the possession he’s the ideal solution for his teammates. When you talk about forwards helping in no-possession phase and sacrifice, you should refer to these details.

03:10

Here we see how on the possession of a central defender, two full backs advance to the midfield line. As both teams are packed there, ball needs to be recycled with a back pass to the goalkeeper that can leave his area. Full backs come back few meters and regardless of being without a player, the d-line is way high. Aggressiveness of the defending team bring two players on the ball and more on a mate that is supporting. With a fast but precise ball distribution, a demonstration of how we can still find a vulnerability. Opportunities like this one might be rare in a match but need to be spotted and exploited in this way.

03:42
For example when a central defender is an advanced position and on the trajectory of a bad clearance. He looks for a midfielder while #9 comes deep and #35 runs depth. #8 seems to take advantage of this movement to hit behind the defender but he renounces instead. What matters is the coordinated movement of the forwards together with a wide player dictating the pass and depth, which is what leads to counterattacks. Dangerous ones.

03:55
#19 sends it directly to #44. Opponents are pressing fine, #2 pushes up to hide instead of free himself and the only affordable solution could be #8. By choosing not to risk or just because of insufficient vision, we get a long pass upon which the midfielders are slow to react. Problems of this kind of three-shaped midfield are exposed with a full back pressing in that zone, badly protected by #7. Overlap shown up, a cross is performed. On the rebound the team is still struggling with a side switch and a shot on goal. The attack continues with the entire line-ups in that half, three midfielders to guard in the middle of the defense and full backs generating panic.

04:53
Let's see what can happen with a central midfielder and two on the sides. Right now the center one has lowered and there are no options. The moment he serves a ball in depth, no one is available and no one tries to be.

05:34
In another highlight that comes from an inactive situation, no one is visible in the midfield but opportunity sprouts from #10’s wriggle, deployed as right midfielder and clever in profit by the blind side. Possession keeps on going and #10 again is the man to go, in position and capable to perform another skilled move. On turnover only four defenders are behind ball’s line. The midfielders are not impeccable and prove up to the task only when the ball is in the box. They have to thank the defense though as its stalling gives time to act and #13 in particular deserves mention. Anyhow, everyone in the end returns and hold position, trying not to let the ball penetrate.

06:54
Here the outnumbered team is attacking in the other half. The distribution is elementary but patient, sign that there are difficulties in being able to deliver the ball to upfront players without giving up possession. Goalkeeper is asked intervention. The second ball is won but the playmaker is back to the goal and surrounded by several players, only one makes a tackle. That’s not enough as depth is gained with #11 who interacts with his fellow. Width is reached with a direct pass to #10, once again capable to give consistency and to lurk behind the opponent. We do not get a goal but it shows that despite a not optimal layout and a far from effective possession, focusing on offensive players and a bold attitude you can still find vulnerabilities and aim for scoring.


Poi con calma sistemo. :zizi: