L'odore dell'erba

[tassoucn]

Non ricordo più l'odore dell'erba.
Il mio naso e la mia bocca sono invasi ed intasati da quella maledetta terra brulla.
Tanti campi in cui ho giocato ed ho allenato son così.
Solo una tribuna, il pallone ancora a scacchi, le linee a volte incerte.
Riparto da qui, dove il calcio ha un altro odore.

[Vasa83]

Primo!

[astreo]

Fantastico inizio. Ti seguo.

[floydmcrell]

Già sto fatto.... :silly:

[tassoucn]

"Mi accompagni a Bitonto?"
Mio padre mi squadra..."con la macchina?"
"Sì"
"Ma si matt', dà l' maghn' l'arrobbn'! (sei pazzo, lì le macchine le rubano)"
"Dai pà, la lasci nel parcheggio interno dello stadio"
"Cosa?"
"Sì, son tornato ad allenare..."

[tassoucn]

3000 persone...lo riempiermo mai? Guardo sospirando il nostro tempio, voglio che i ragazzi capiscano, anche in eccellenza, l'importanza di onorare i nostri tifosi, che siano poche unità o decine di migliaia.
Il presidente proferisce parole che conosco già...giovani da valorizzare, un occhio al bilancio e, se fattibile, qualche bella puntata nelle parti alte della classifica; quanti ne ho visti di presidenti così che mi/ci hanno lasciato nella merda. Gli offro una veloce stretta di mano e firmo il contratto.

[naz84]

Bell'inizio! Sono curioso di vedere come andrà a V'taund! [emoji13]


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[tassoucn]

Torno a casa stanco, non so nemmeno il perchè. La prima cosa che faccio, appena varcata la soglia, è alzare la cornetta del telefono e chiamare Mattia, mio secondo storico e mio più grande amico
"Siamo di nuovo in gioco"
"Mh..."
Eccellenza, Bitonto...che ne dici?"
"Mh..."
"Vabbè, ne parliamo al campo"

[tassoucn]

Tuta, scarpe con i tacchetti, cronometro al collo; in panchina ero, sono e sarò sempre così.
I ragazzi sono disposti in cerchio, li guardo ed incomincio:
"Non me ne frega un cazzo di orecchini, tatuaggi, creste e cazzate varie. Voglio che tutti voi, però, abbiate una cosa in comune: due coglioni così"
Mattia mi guarda e sorride.
Ho fatto centro.

[tassoucn]

Mattia mi fa un cenno con la testa.
"Sì, l'ho già visto...sapevo te ne saresti subito accorto...molto giovane ma potrebbe diventare una stellina...cognome pesante però, chissà che non abbiam trovato il Romario di Bitonto"

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[danielesantoro95]

ti seguo :D

[salento87]

Miccoli :qwe:

[tassoucn]

"Lo so che ti rompe i coglioni ma lo dobbiam fare"...così parte il secondo giorno alla guida dei nero-verdi; ogni allenatore che si rispetti, in queste categorie, va a bussare alle porte di tutte le "grandi" provinciali al fine di racimolare qualche prestito. Passiamo in rassegna bari lecce foggia, scendendo sempre più di categoria, come fosse un passaggio da un giorno dantesco ad un altro.
"Meno male che ho chiesto il rimborso della benzina al presidente"
"Eh..."
"Sì, lo so che mi offrirà al massimo una pizza ma questo giro era da fare"
Dopo centinaia di km ritorno a casa con qualche buon colpo; due sono in prestito dal bari, un attaccante e un mediano, arrivati a Bitonto sfruttando il mio passato alla guida degli Allievi biancorossi.
L'altro è una vecchia conoscenza del pallone rotondo regionale. Quando sono andato a trovarlo, nella sua splendida villetta con vista sulla Selva, mi ha accolto con un grande sorriso...
"te lo ricordi quel Fasano eh?!"
"Vuoi venire a giocare a Bitonto? Mi serve la tua esperienza per tener saldo questo gruppo di sbarbatelli"
"Mister, vengo anche gratis..."

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[tassoucn]

proviamolo questo 4-3-3...manca una punta tecnica che sappia innescare gli esterni ma perchè non buttarsi?
Il precampionato e la coppa vanno più che bene, con la Vultur arriviamo ai rigori in cui uno strepitoso Di Gioia ci regala il passaggio del turno.
Con il Gallico Catona invece gestiamo la partita e ci conquistiamo il prossimo turno con il Fregene

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[tassoucn]

Li appenderei tutti al muro...ecco cosa ho pensato dopo la partita con l'Ascoli Satriano. Eppure, nelle interviste non l'ho detto; ho difeso la squadra cercando di non far crollare il morale ai ragazzi.
Mattia ha condiviso il mio atteggiamento ma dal suo sguardo in sala stampa capisco che abbia pensato la stessa cosa.

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[tassoucn]

Succede che cambi schema.
Succede che la squadra avversaria ti mette sotto.
Succede che un tiro senza pretese si infili sotto il sette.
Succede che ti ritrovi a rotolare con il tuo centrocampista a fine partita.
Succede che si fa la prima vittoria.

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[tassoucn]

Una macchina perfetta. Ecco cosa ci ha donato il gol di Michele. Sempre in vantaggio sulla palla, trame di gioco più che apprezzabili e quel sangue negli occhi che mi fa capire la bellezza di questo sport. Quattazzero, silenzio.

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[tassoucn]

In questa categoria quando riconosci alcuni giocatori è nera, nerissima.
Saranno vecchi ma ti fanno letteralmente tremare ad ogni azione.
Mattia mi dice che il Nardò può permettersi due giocatori che hanno assaporato il palcoscenico dell B.
"Ora che faccio? Se metto un centrocampista in più i ragazzi capiscono che me la sto facendo sotto...se me la gioco posso prendere un'imbarcata"
"Squadra che vince non si cambia"...le prime parole stagionali del mio secondo. E' un segno. 4-4-2 è stato e 4-4-2 sarà.
I primi minuti sono d'inferno, i 4 davanti sbucano da tutte le parti e Rana, che ho allenato negli allievi biancorossi, sembra un demonio.
Uno strepitoso Di Gioia ci tiene a galla con due interventi magnifici...poi Radicchio recupera palla, e con due tocchi di prima il Romario di Bitonto si ritrova da solo davanti al portiere avversario. Piattone e gol!
Questo gol sblocca completamente i ragazzi e fa svanire il timore reverenziale delle prime battute.
Per ampi tratti prendiamo letteralmente il toro per le corna e lo portiamo a spasso.
"Conosco anche questo, Mattia"
"Mh"
Punizione da 35 metri, traversa, linea, Di Gioia. Che culo, penso. Poi vedo il guardalinee che corre verso il centro del campo.
"Ma che cazzo fa".
"Mister, è entrata" mi risponde una voce dalla panchina.
Ho una parola per tutti ed in sala stampa esplodo. Mattia mi calma con difficoltà, trascinandomi via dal sorriso beffardo di mister Mosca.

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[tassoucn]

Sì abbiamo iniziato a correre...con due punte sviluppiamo al meglio il gioco sia per vie centrali che latarali.
Vinciamo anche con la prima in classifica, la Libertas Molfetta, surclassandoli in gioco e intensità.
"Mago" vengo soprannominato a Bitonto, come il grande Helenio, pupillo di Moratti padre.
Li conosco questi soprannomi, così altisonanti nei periodi di grandeur, così pesanti alle prime sconfitte.
Sì abbiamo iniziato a correre. E ora non dobbiamo fermarci.

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[tassoucn]

Questo dovrebbe fare la riserva? Cazzate, le gioca tutte fino alla fine!
Questo ho detto a Mattia dopo il terzo gol di Antonio contro il Casarano. La curva lo osannava, l'ho lasciato in campo fino al 90° per sua espressa volontà di dare tutto, quasi avesse contro i rossoblu un conto in sospeso.
Bitonto adesso ci crede, forse ho trovato un fenomeno.

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http://i59.tinypic.com/ae5ptt.png

[tassoucn]

Sono seduto da solo in panchina al Toto Cezzi di Novoli. Ho la testa fra le mani e guardo insistentemente l'erba brulla davanti ai miei occhi. "Perchè"...lo ripeto ossessivamente, quasi fosse una litania. Mattia mi guarda da lontano, ha capito che è meglio lasciarmi solo.
Penso che sto per buttare nel cesso l'ennesima occasione, penso che stia di nuovo fallendo...penso alla faccia ed alle parole di mio padre
"fai un lavoro vero..."
Sto per gettare la spugna, sto per mollare...

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[tassoucn]

comunicazione di servizio: sono senza connessione
comunicazione di servizio 2: se la storia non interessa la stoppo. Senza tifosi è inutile continuare

[Wolves85]

io leggo tutto, anche se di rado scrivo :sisi:

[TheodorXII]

Continua, io leggo

[Garlic]

No dai continuaaaaa :dito:

[tassoucn]

sono connesso con la connessione del vicino la cui fidanzata letteralmente "ama l'italia e gli italiani". Che il culo sia con me anche al bitonto

[tassoucn]

Dopo 8 punti in 10 partite la partita con la Libertas Molfetta cade a fagiolo. Loro rincorrono la prima della classe da tempo ed hanno un attacco pauroso (già 36 gol in 2), noi siamo con il morale sotto i tacchi e i nervi tesissimi, tanto che son dovuto ricorrere all'intervento di capitan Radicchio per calmare uno spogliatoio bollente.
Nello spogliatoio dico poche parole ai ragazzi, qualche cazzata sul rendermi fiero e sull'uscire i coglioni. In realtà non ci credo. Non credo nelle mie parole e questa è la cosa più brutta che ad un allenatore ed in primis ad un uomo possa capitare.
Ho gli occhi lucidi a fine partita.
"Maledetta allergia" dico.
Mattia sorride.
Grazie ragazzi.

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[tassoucn]

Atletico Mola e Vieste fuori casa, Ostuni in casa.
Il famoso lumicino di speranza è ciò che ci rimane. Solo la partita con l'Atletico Mola è fattibile, il Vieste è in lotta per la salvezza e l'Ostuni è primo con la Libertas subito dietro.
Cerchiamo di far diventare questo lumicino una fiamma ardente.
Forza ragazzi!

[tassoucn]

"Mister, è tutto nelle nostre mani ora, giusto?"
Vorrei risponderti di sì, Danilo.
Vorrei risponderti di sì, cazzo!
E invece non è così.
E invece dobbiamo aspettare.
E sentire.
Sentire notizie da Nardò.
Sentire notizie da Locorotondo.
E vincere. Vincere e sentire.

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[tassoucn]

"Ci credi ai sogni?"
Così esordisce Mattia appena arrivati all'allenamento del venerdì.
"Adesso penso proprio di no". Rispondo secco, quasi infastidito.
"Aiutano a vivere, lo sai"
"Al massimo aiutano Marzullo a far più soldi", replico amaro.
Ho in mente fiumi e fiumi di parole per motivare i ragazzi ma dalla mia bocca non esce nemmeno una sillaba. L'allenamento scorre via così, in silenzio, mio e dei giocatori. Per alcuni è la prima occasione in cui ci si gioca qualcosa, altri ne hanno viste di cotte e di crude in queste categorie dimenticate da dio.
Il giorno della partita 1.132 persone fanno ribollire il Città degli Ulivi come se fossimo in ben altre categorie. Molti hanno radioline e cellulari a portata di mano. Aspettiamo notizie da Locorotondo e da Nardò non dimenticandoci che dobbiamo far risultato e questi sono i primi della classe.
Fine primo tempo, Danilo pennella al centro da calcio d'angolo e Triozzi impallina l'estremo ostunese. Siamo avanti nel risultato ma dietro in classifica infatti il Nardò, dopo essere andato in svantaggio con la Libertas Molfetta, riesce a pareggiare chiudendo la prima frazione sull'1-1. Notizie incredibili arrivano invece da Locorotondo dove la Virtus Francavilla è sotto di due reti contro la penultima.
La seconda frazione è puro spettacolo, raddoppiamo e triplichiamo mettendo più volte l'Ostuni alle corde.
La Libertas è in vantaggio a Nardò, la Virtus affonda a Locorotondo. Tre squadre a 48, ai play-off per differenza reti.
"sì, credo ai sogni!" urlo a Mattia...ma all'81° il Nardò pareggia, lo stadio si ammutolisce per 2-3 minuti che sembran durare un'eternità. SPunta uno striscione: ORGOGLIOSI, riesco a leggere nella coltre di fumo delle torce.
Mi giro verso il pubblico e appludo, appludo la loro costanza e il loro impegno nel sostenerci.
Sento la mano di Mattia sulla schiena, in questi casi il migliore amico ti è sempre vicino.
Stavolta però mi scaraventa a terra e urla "hanno segnato, cazzo, 3 a 2!"
"Si Mattia, ora credo nei sogni!"

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